Cuore: ecstasy e speed lo fanno invecchiare di 10 anni

(Reuters Health) – Secondo quanto suggeriscono i risultati di un nuovo studio pubblicato da Heart Asia, gli adulti di mezza età che fanno uso di anfetamine come speed o ecstasy, a scopo ricreativo, possono sviluppare precocemente dei problemi cardiaci come quelli normalmente associati all’invecchiamento.”Queste sostanze sono già state correlate a infarto, ictus, danni della parete arteriosa, anomalie del ritmo cardiaco e morte cardiaca improvvisa”, dice l’autore principale dello studio, Stuart Reece, della University of Western Australia a Crawley. “E’ plausibile dunque pensare che tutti questi diversi aspetti siano collegati da un’accelerazione dei sottostanti effetti dell’invecchiamento”.

Lo studio
Per questo studio, i ricercatori hanno misurato il flusso di sangue attraverso un’arteria principale nella parte superiore del braccio e dell’avambraccio in 713 persone tra i 30 e i 40 anni, selezionati tra i degenti di una clinica per abuso di sostanze. I pazienti sono stati divisi in quattro gruppi: non fumatori, fumatori, consumatori di anfetamine e di metadone. I ricercatori hanno utilizzato un sistema di monitoraggio della pressione arteriosa attraverso il posizionamento di un bracciale in ogni partecipante, per calcolare l’età vascolare biologica e hanno abbinato il grado di indurimento delle arterie con l’età cronologica, il sesso e l’altezza.

Quasi tutti i 55 consumatori di anfetamine inclusi nello studio avevano usato questi stimolanti durante la settimana precedente all’osservazione, e circa la metà lo avevano fatto nel giorno precedente alle misurazioni della pressione con il bracciale. Come hanno segnalato i ricercatori, si è visto che anche dopo aver considerato diversi fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, come il peso, i livelli di colesterolo e l’infiammazione, l’abuso di anfetamine era ancora associato in modo indipendente con un avanzamento dell’età cardiovascolare. E l’invecchiamento accelerato, osservato con le anfetamine, sembrava essere ancora più pronunciato di quanto si verifica con l’uso del tabacco, ed era equivalente a circa un aumento del 25% rispetto all’età cronologica. In altre parole – concludono i ricercatori – ad un età media di 40 anni, si aggiungeva un avanzamento dell’invecchiamento di 10 anni.

Fonte: Heart Asia 2017

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

 

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