Quanto sottile potrebbe essere mai un generatore elettrico? La risposta è…più sottile possibile. Utilizzando il disolfide di molibdeno, è stato possibile dimostrare che uno strato dello spessore di un solo atomo può generare una carica elettrica. La chiave per ottenerla è la piezoelettricità , ossia l’elettricità creata dalla pressione, di solito derivante dallo stiramento o dalla compressione di un materiale. Lo stiramento di uno strato di un singolo atomo di disolfide di molibdeno dello 0,53% porta alla generazione di una carica con efficienza di conversione da energia meccanica ad elettrica del 5,08%. L’emissione elettrica aumenta con il diminuire dello spessore, e cambia polarità quanto la direzione della trazione viele ruotata di 90 gradi. I materiali dello spessore di un atomo aprono nuove possibilità nella scienza dei materiali, come quella della produzione di transistor microscopici. Il disolfide di molibdeno è particolarmente interessante come potenziale transistor iper-sottile incorporato all’interno di altri materiali. Ora che è stato dimostrato che gli strati di un singolo atomo possano generare elettricità , potrebbe divenire possibile incorporarli all’interno di macchine molto piccole ed autoalimentate. Dato che deve essere stirato per generare potenza, potrebbe non funzionare su apparecchi come i tablet, ma provate ad immaginarlo inserito in una scarpa dotata di un display che vi dica quanti passi avete fatto nell’arco di una giornata…(Nature online 2014, pubblicato il 16/10)
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