Salvare la vita di un paziente in dialisi con l’espianto di un rene ectopico pelvico con un robot, il Da Vinci. L’intervento, primo del suo genere, è stato realizzato all’ospedale Molinette di Torino.
“La chirurgia robotica è stata fondamentale in questa particolare situazione”, spiega Paolo Gontero, direttore dell’Urologia universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino. Il rene ectopico pelvico, una anomalia congenita che porta dolori e infezioni croniche, era infatti a contatto con l’utero della paziente, una donna di 45 anni della provincia di Novara. E con una complessità di arterie mai vista prima nella trentennale esperienza della Chirurgia Vascolare ospedaliera delle Molinette, con tre arterie invece di una attaccate a tre vasi sanguigni diversi.
“Nell’ottica di riutilizzare il rene, occorreva esportarlo senza danneggiarlo in alcun modo”, spiegano Luigi Biancone, direttore della Nefrologia universitaria dove ora i due pazienti stanno effettuando la degenza post operatoria, e Maurizio Merlo, direttore della Chirurgia Vascolare ospedaliera. “Il robot ha garantito una maggiore accuratezza e delicatezza nell’espianto dell’organo – spiegano – con un duplice vantaggio: per la paziente, a cui e’ stata assicurata una rapida ripresa, e per lo stesso organo”.
Il successivo trapianto è tecnicamente riuscito: il paziente che ha ricevuto l’organo, un uomo di 51 anni della provincia di Cuneo, è stato sganciato dalla dialisi e le sue condizioni sono in costante miglioramento. “Ringrazierò per tutta la vita questi medici fantastici e la mia donatrice. Mi hanno fatto il più bel regalo di compleanno che potessi desiderare”, dice l’uomo che nei giorni scorsi ha festeggiato i 51 anni. A pochi metri dal paziente, in un letto simile al suo, la donatrice del rene, tornata a vivere dopo anni di sofferenze indicibili grazie ad un atto di generosità. Perché, dice, “è bello poter aiutare: voglio pensare che tutti, nella mia situazione, avrebbero fatto la stessa cosa. O comunque sperare – conclude – che il mio gesto sia da stimolo ad aiutare gli altri”.