
Lo studio
“Siamo rimasti molto sorpresi nel trovare così tante differenze tra topi maschi e femmine”, spiega la coordinatrice del gruppo, Susanne Wolf. Focalizzandosi sulla microglia, ovvero l’esercito di cellule immunitarie che protegge il sistema nervoso centrale, “è emerso che il cervello maschile ne ha di più”. I suoi guardiani sono più grossi e reattivi di quelli schierati nel cervello femminile: anche il comportamento è diverso, come si può intuire dal fatto che ci sono “oltre 1.000 geni e 300-400 proteine che sono regolati diversamente nei due sessi”, ricorda la ricercatrice.
I guardiani del cervello maschile sono perennemente sull’attenti, pronti a colpire e a riportare l’ordine: combattono alacremente, ma spesso finiscono per mettersi nei guai, non potendo fare altro che attivare i geni del suicidio programmato.
I guardiani del cervello femminile, al contrario, sono meno reattivi ma anche meno spericolati: attivano più geni e proteine capaci di proteggere la cellula dagli insulti esterni (come ad esempio i geni deputati alla riparazione del Dna), riuscendo così a resistere più a lungo.
