C’è ‘troppa’ antimateria: nuovi dati dal ‘cacciatore’ di raggi cosmici

Il cacciatore di antimateria Ams
Il cacciatore di antimateria Ams

La quantità di antimateria, ossia della materia specularmente opposta a quella ordinaria, è ‘troppa’: a confermarlo sono i nuovi dati ottenuti dall’esperimento Ams-02 (Alpha Magnetic Spectrometer), il ‘cacciatore’ di particelle cosmiche installato all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) al quale l’Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Il cacciatore di antimateria
I dati, pubblicati sulla rivista Physical Review Letters, confermano quelli rilevati in precedenza dallo stesso strumento e dall’esperimento Pamela. “Esiste più antimateria di quanto ci si aspettava”, ha spiegato Roberto Battiston, presidente dell’Asi e vice-responsabile della collaborazione internazionale Ams. I nuovi dati hanno rivelato che a differenza di quello che succede nel mondo delle basse energie (il nostro mondo), ad energie molto alte il rapporto tra antimateria e materia è quasi paragonabile. “Questo risultato – ha spiegato Fernando Ferroni, presidente dell’Infn – rappresenta un importante passo avanti nello studio di un fenomeno (l’eccesso di positroni) che era stato riscontrato per la prima volta nell’esperimento spaziale Pamela, e che oggi viene misurato da Ams-02 con una precisione e un’estensione nell’intervallo di energia senza precedenti”.

L’esperto
L’esistenza nei raggi cosmici di una quantità di antimateria molto elevata infittisce il mistero dell’origine di questa materia ‘non ordinaria’. Potrebbe ad esempio essere una traccia visibile della cosiddetta materia oscura. “Nei prossimi anni – ha spiegato Battiston – si potrà capire se a produrre questo eccesso di antimateria sia qualche oggetto cosmico, come una pulsar, oppure una traccia della presenza di materia oscura”. “Sappiamo che questa forma di materia esiste – ha concluso – e che è 6 volte più abbondante della materia ‘tradizionale’ ma non sappiamo di che cosa sia fatta: non è una materia come la nostra”.

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