Cannabis: quali sono i rischi e i benefici per la salute?

Fa bene o fa male? E’ pericolosa per la salute oppure no? E in che misura? Sono tante le domande che sorgono spontanee sull’uso della cannabis per scopi terapeutici e non. Ora, l’American Academy of Science ha realizzato un mega-rapporto per delineare quali sono i rischi e quali i benefici derivati dal consumo di cannabis.

Dolore e cronico e infarto
Le principali e opposte conclusioni raggiunte dagli scienziati della Harvard School di Salute e Medicina Pubblica che hanno condotto l’analisi si riassumono in due dati fortemente comprovati: l’uso di cannabinoidi è efficace contro i dolori cronici. Ma al contrario può aumentare i rischi di infarto tra i cardiopatici e quelli di schizofrenia o psicosi mentali. Non c’è alcun giudizio nel rapporto, ma un elenco dettagliato di 100 effetti provocati con più o meno maggiore intensità dal consumo regolare o occasionale di “erba”.

La liberalizzazione USA
Ma la ricerca – che arriva puntuale ed influente proprio nella fase di ‘grande liberalizzazione’ in corso in America – precisa che per le molte domande rimaste senza risposta, ci sarà bisogno di ulteriori controlli ed approfondimenti. Al momento negli Usa ben 28 Stati hanno liberalizzato l’uso della sostanza per questioni mediche. E 9 per scopi puramente ricreativi. Nell’ultimo mese – rivela lo stesso rapporto – 22.2 milioni di americani dai 12 anni in su hanno ammesso di aver usato marijuana, il 90% di questi solo per piacere. Queste le conclusioni principali sugli effetti – positivi e negativi – della cannabis sulla salute.

I benefici
La marijuana attenua i dolori; aiuta il sonno nei malati di fibromialgia, di apnea, di disturbo respiratorio ostruttivo e di sclerosi multipla. Per questi ultimi si osservano anche miglioramenti nell’intensità degli spasmi muscolari.

I rischi
La cannabis aumenta i rischi di infarto – seppure lievemente – nei cardiopatici. Può scatenare schizofrenia, psicosi, tendenze suicide, depressione e peggiorare i disturbi
bipolari. E’ stata collegata inoltre alla nascita di bimbi sottopeso nelle madri ‘fumatrici’ e a riduzione di capacità alla guida. Dato negativo inatteso, inoltre, è stato il collegamento con un aumento dei rischi di cancro ai testicoli. Tra i dati neutri emersi dall’indagine: l’uso di “erba” non sembra avere alcun effetto sui rischi di tumori dei polmoni, della testa e del torace. D’altro canto non aiuterebbe contro la demenza senile, l’asma, l’enfisema, il Parkinson o il morbo di Lou Gerigh.

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