
La ricerca
“In una prospettiva evolutiva questo implica che la memoria episodica non è una prerogativa dell’uomo e degli altri primati, ma è molto più comune nel regno animale di quanto si creda”, ha osservato la ricercatrice. “I cani – ha aggiunto – sono tra le poche specie considerate ‘intelligenti’ e nonostante questo continuiamo a sorprenderci se una ricerca rivela che i cani e i loro proprietari potrebbero condividere alcune abilità mentali, a dispetto della distanza sulla scala evolutiva”. L’esperimento, condotto su 17 cani, si è basato sulla tecnica di addestramento nella quale si invitano i cani a ripetere un’azione appena fatta dall’uomo.
Tuttavia il fatto che i cani ripetano regolarmente le azioni che vedono fare all’uomo non può essere considerato la prova che abbiano una memoria episodica. Per questo i ricercatori hanno compiuto un’azione molto semplice, come dare un colpetto con la mano a un ombrello aperto, in un momento in cui i cani erano rilassati e non avevano assolutamente la percezione di partecipare a un addestramento, né si aspettavano una ricompensa. Quando, improvvisamente, è stato chiesto loro di ripetere l’azione, i cani hanno ripetuto il gesto al quale avevano assistito, anche se non avevano un motivo particolare per ricordarla.
