
Lo studio
I ricercatori hanno studiato più di 3.000 genitori di quasi 2.000 bambini che hanno ricevuto diagnosi di cancro in Svezia tra il 2004 e il 2009. Questi genitori sono stati messi a confronto con altri 35.000 presi dalla popolazione generale. A sei anni dalla diagnosi, per le madri di bimbi con il cancro, il reddito è calato in misura maggiore rispetto a quelle del gruppo di controllo. I padri dei piccoli pazienti oncologici, invece, hanno registrato una flessione dello stipendio per i primi tre anni: dopo, il reddito è tornato simile a quello dei loro corrispettivi del gruppo di controllo. Inoltre, le madri avevano più probabilità di smettere di lavorare con un figlio affetto da cancro, mentre per i padri ciò si verificava più raramente. Il reddito dei padri era maggiore di quello delle madri e ciò avveniva in media in tutte le famiglie, a prescindere dall’avere o meno un figlio con cancro. Secondo quanto riportato da Cancer, la diagnosi di cancro in tenera età tendeva ad avere un maggior impatto sul reddito familiare: la maggior parte degli effetti avversi ha riguardato i padri di bimbi che hanno ricevuto diagnosi prima dei nove anni. “Le preoccupazioni legate al lavoro e alla perdita di guadagni spesso causa un ulteriore stress in una situazione già difficile per le famiglie colpite da un cancro infantile”, ha dichiarato Hoven, “I genitori dovrebbero poter stare a casa con il figlio, poiché sono il suo maggior supporto, senza rischiare conseguenze sostanziali su reddito e lavoro”,
Fonte: Cancer 2016
Kathryne Doyle
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
