Nuovo farmaco senza potenziale di assuefazione riduce dolore lombare

Un nuovo farmaco senza potenziale di assunzione abituale è risultato efficace e ben tollerato nel trattamento del dolore lombare cronico. Si tratta di una formulazione in compresse del pregnenolone, che in un campione di quasi 100 pazienti ha apportato significative riduzioni del dolore lombare nell’arco di 6 settimane rispetto al placebo, come affermato dall’autrice Jennifer Naylor dekka Duke University di Durham.

Era stato precedentemente dimostrato che i livelli sierici di allopregnenolone, un metabolita endogeno del progesterone, sono inversamente associati ai sintomi di depressione, ansia e dolore lombare, e successivamente la ricerca clinica sul pregnenolone, un modulatore allosterico positivo dei recettori GABA-A, ha collegato questa sostanza ad effetti antiinfiaammatori e neurotrofici.

Le ricerche precedenti avevano rivelato che la somministrazione di pregnenolone in compresse incrementa i livelli di allopregnenolone nel siero di cinque volte, ed è possibile individuare i pazienti con bassi livelli di allopregnenolone in cui questo intervento risulterebbe massimamente efficace.

Di recente un analogo di questa molecola è stato approvato per il trattamento della depressione post-parto se somministrato in infusione per 60 ore, ma poco era noto sulla correlazione fra quell’analogo e gli effetti sul dolore osservati nel presente studio, e non è noto se sussistano meccanismi in comune fra dolore cronico e depressione post-parto.

L’allopregnenolone esercita diversi effetti a livello cerebrale, ed è possibile che la sua attività recettoriale GABA-A rappresenti un importante meccanismo d’azione contribuente al pari dei suoi effetti antiinfiammatori, senza dimenticare che questa sostanza favorisce la neurogenesi e risulta neuroprotettiva in diversi modelli animali.

Il pregnenolone, d’altro canto, non è stato ancora approvato per alcuna indicazione, e le sue formulazioni da banco non regolate non sono raccomandate per il trattamento del dolore, dato che non rispondono ai necessari standard qualitativi.

Gli integratori alimentari ed i prodotti da banco in genere non sono considerati di grado farmacologico, e sono frequentemente contaminati con altri prodotti che non sono elencati nel foglietto illustrativo: l’uso del pregnenolone da banco pertanto non è raccomandato. (American Pain Society (APS) 2019: Abstract 274, presentato il 5/4)

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