Diabete e depressione: la compresenza fa aumentare i tassi di suicidio e la mortalità

I tassi di suicidio e mortalità sono elevati nei pazienti con disturbo depressivo maggiore e diabete di tipo 2, indipendentemente dal momento in cui è stata fatta la diagnosi di malattia diabetica, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry.

“La depressione nel diabete mellito è associata a comportamenti di auto-cura di bassa qualità, controllo glicemico non ottimale, ridotta qualità della vita, malattie microvascolari e macrovascolari incidenti e mortalità elevata” afferma Chun-Jen Huang, del Kaohsiung Medical University Hospital di Taiwan, che ha diretto il gruppo di lavoro. “Poiché i pazienti con disturbo depressivo maggiore generalmente mostrano scarsa cura di sé, mancanza di compliance ai farmaci e abbandono di dieta ed esercizio fisico, i pazienti con questa patologia e il diabete possono avere un aumento delle complicanze diabetiche e una mortalità più elevata” prosegue.

I ricercatori hanno cercato di indagare sull’esistenza di differenze nei tassi di suicidio e mortalità per tutte le cause nei pazienti taiwanesi con diagnosi di disturbo depressivo maggiore e diabete mellito di tipo 2, a seconda di quale fosse stato diagnosticato per primo. Per questo hanno utilizzato un campione casuale rappresentativo di due milioni di beneficiari dell’assicurazione sanitaria nazionale, controllando i dati con quelli del registro nazionale dei decessi dal 2000 al 2015. Gli esperti hanno diviso i pazienti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi in sottogruppi, ovvero quelli con disturbo depressivo diagnosticato prima del diabete di tipo 2, diabete senza diagnosi di depressione e depressione diagnosticata dopo il diabete.

Lo studio ha compreso 157.426 pazienti senza disturbo depressivo maggiore, 2.681 pazienti con depressione diagnosticata prima del diabete e 5.174 pazienti con depressione diagnosticata dopo diabete.

La prima coorte abbinata comprendeva 2.638 pazienti con depressione diagnosticata prima del diabete di tipo 2 e 10.552 pazienti di controllo abbinati. La seconda coorte abbinata includeva 5.114 pazienti con depressione diagnosticata dopo diabete di tipo 2 e 20.456 pazienti di controllo abbinati.

I risultati hanno mostrato che esistevano rischi significativamente più elevati di mortalità per tutte le cause sia per una diagnosi di depressione avvenuta prima di quella di diabete di tipo 2, che per la diagnosi di depressione avvenuta dopo quella di diabete di tipo 2, così come per il suicidio, rispetto ai controlli appaiati. I dati hanno rivelato una differenza statisticamente significativa nella mortalità tra la depressione maggiore diagnosticata prima del diabete di tipo 2 e quella diagnosticata dopo il diabete, ma non vi era una differenza significativa tra i gruppi per quanto riguardava la morte per suicidio.

“In conclusione, i risultati dello studio hanno indicato che i tassi di suicidio e mortalità erano più alti sia nel gruppo che ha ricevuto la diagnosi di depressione prima di quella di diabete di tipo 2 che in quello in cui era stata ricevuta dopo. Saranno necessarie iniziative di salute pubblica per esaminare e trattare la comorbilità tra queste due patologie”.

 

Huang CJ, et al. J Clin Psychiatry. 2022;doi:10.4088/JCP.20m13692.

 

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