Autismo: anticorpi materni contro l’herpes simplex aumentano il rischio nei neonati maschi

(Reuters Health) – L’aumento dei livelli di anticorpi materni contro l’herpes simplex di tipo 2 (HSV-2) nel periodo immediatamente precedente il termine della gravidanza (midpregnancy), è associato a un elevato rischio di disturbi legati alla sfera autistica (ASD) nei neonati maschi. Numerose infezioni contratte in gravidanza sono  coinvolte nei disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui l’autismo; un ‘evidenza che suggerisce un ruolo importante giocato dall’attivazione aspecifica del sistema immunitario piuttosto che da un agente patogeno specifico.

Lo studio
Ian Lipkin e colleghi, della Columbia University Mailman School of Public Health a New York, hanno studiato la possibile associazione tra l’esposizione materna durante la gravidanza ad agenti patogeni ToRCH (Toxoplasma gondii, virus della rosolia, citomegalovirus (CMV), herpes simplex virus 1 (HSV 1) e 2 (HSV-2)) e rischio di ASD nei relativi neonati. Il rapporto del team di ricercatori –  pubblicato su mSphere online il 22 febbraio –  ha evidenziato che tassi di sieropositività materna a uno qualsiasi degli agenti patogeni durante la  midpregnancy e dopo il parto non differivano significativamente tra 442 madri di bambini con disturbi dello spettro autistico e 464 madri di bambini che costituivano il gruppo di controllo. Tuttavia, i livelli di anticorpi IgG HSV-2 erano significativamente più alti nei campioni midpregnancy delle madri di bambini con ASD rispetto alle altre madri. I ricercatori hanno osservato che un livello anti-HSV-2 di 640 AU / ml era associato ad un rischio ASD 2.07 volte superiore rispetto a un livello di 240 AU / ml (p = 0,03). Solo un piccolo numero di donne aveva alti livelli di anticorpi indicativi di infezione recente.”La replicabilità di questi risultati deve essere ulteriormente testata, in considerazione delle potenziali implicazioni del monitoraggio sierologico delle infezioni HSV-2  e le opportunità di attuare terapia soppressiva durante la gravidanza”, dicono gli autori dello studio.”Dovrebbero essere attuate sorveglianze sierologiche più ampie per verificare se altri agenti infettivi hanno un impatto simile sull’incidenza di disturbi dello sviluppo neurologico”. Ivan Gentile dell’Università  di Napoli ‘Federico II’, che in studi precedenti ha trovato tassi di sieropositività e livelli anti-HSV 1 e 2 simili sia in pazienti con autismo sia in gruppi di controllo, ha affermato che”il più interessante risultato di questo lavoro è costituito dall’associazione tra alti titoli di anticorpi anti-HSV-2 durante la gravidanza e la possibilità di sviluppare disturbi dello spettro autistico nella prole di sesso maschile. Tuttavia questi risultati non indicano un rapporto di causa-effetto. Sono necessari studi sulla eziopatogenesi dei disturbi dello spettro autistico”.

Fonte:mSphere 2017

Will Boggs

(Versione italiana di Quotidiano Sanità/Popular Science)

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