Scienziati scoprono come dimezzare tempi di cura delle ferite croniche

Guarigione feriteScoperto come dimezzare i tempi di guarigione delle ferite croniche, quelle che non si sanano entro tre mesi. Gli scienziati del Centre for Cancer Biology di Adelaide hanno trovato il modo di ripristinare lo strato di cellule chiamato matrice extracellulare, senza di cui le ferite non possono guarire, inibendo una particolare proteina detta 14-3-3 zeta.

La matrice extracellulare è un tessuto di proteine e carboidrati che lega insieme le cellule o divide un tessuto dall’altro. Fornisce supporto strutturale alle cellule integrate in un tessuto e ne guida le divisioni, la crescita e lo sviluppo, determinando in gran parte l’aspetto e le funzioni dei tessuti. Gli scienziati guidati da Michael Samuel, direttore del Tumour Microenvironment Laboratory del Centro, stavano studiando la matrice extracellulare in una ricerca sul cancro, quando inaspettatamente hanno scoperto il modo di riabilitarla.”Abbiamo osservato che quando la particolare proteina 14-3-3 zeta non era presente, le ferite guarivano molto prima”, scrive Michael Samuel sulla rivista Developmental Cell.

“Abbiamo così individuato il meccanismo con il quale ciò accade”, aggiunge. Samuel e i suoi collaboratori hanno capito che la ragione per cui le ferite guarivano più presto era perché quando la 14-3-3 zeta non era presente, oppure era inibita per effetto di un farmaco, l’impalcatura di cellule si assemblava più rapidamente, permettendo la rigenerazione dei tessuti. La ricerca, condotta su topi di laboratorio, sarà ora verificata con sperimentazioni umane, con la prospettiva di sviluppare entro alcuni anni un trattamento facile e a basso costo per le ferite croniche.

 

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