Asma: scarso controllo dei sintomi incide su rendimento scolastico

(Reuters Health) – Uno studio statunitense sostiene che i bambini che soffrono d’asma potrebbero avere più difficoltà a scuola quando i loro sintomi non sono ben controllati e gli studenti che appartengono a minoranze etniche con questa patologia respiratoria presentino maggiori probabilità di restare indietro rispetto ai loro compagni di classe caucasici.

Lo studio
I ricercatori Bradley/Hasbro Children’s Research Center di Providence, Rhode Island hanno esaminato asma e allergie, funzionalità polmonare, frequenza scolastica e rendimento di 182 bambini latini, 182 afro-americani e 81 caucasici. Tutti avevano tra i 7 e i 9 anni e studiavano in uno di quattro grandi distretti scolastici pubblici.

“Abbiamo rilevato associazioni tra un importante quadro asmatico, uno scarso controllo dell’asma, una ridotta funzionalità polmonare, un maggior numero di sintomi e un calo nel rendimento scolastico”, dice Daphne Koinis-Mitchell, autrice principale dello studio. “Queste associazioni erano più forti nei bambini appartenenti alle minoranze etniche, soprattutto a quella latina”.

Rispetto ai soggetti che controllavano bene l’asma, quelli con un maggior numero di sintomi hanno perso più giorni di scuola, fatto meno compiti e il loro lavoro è risultato di qualità inferiore.

Il più forte indicatore di uno scarso rendimento scolastico è risultato il controllo dell’asma.

Le osservazioni
Non si è trattato di un esperimento controllato per provare se l’asma influisca direttamente sui risultati scolastici o in che misura il background etnico possa avere effetti diretti sul rapporto tra asma e successo scolastico.

I bambini potrebbero avere difficoltà a gestire la condizione quando i loro genitori hanno problemi a portarli alle visite mediche, a pagare le cure.

Inoltre, una grave forma di asma può influire sulla salute dei bambini e sul rendimento scolastico anche quando sia loro che i genitori non notano sintomi evidenti.

“Un buon controllo dell’asma è importante non solo per ridurre il rischio di attacchi d’asma conclamati, ma anche perché lievi aumenti dei sintomi influiscono sulla qualità del sonno, la frequenza scolastica e il rendimento”, dice Jason Lang, ricercatore presso la Duke University School of Medicine di Durham, North Carolina, non coinvolto nello studio. “Per i bambini che lottano con sintomi respiratori marginali è difficile concentrarsi e dare il meglio in classe”.

Fonte: Annals of Allergy, Asthma and Immunology
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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