
Nevermind studierĂ gli effetti della mindfulness, una tecnica basata sulla meditazione orientale, ormai affermata nel trattamento della depressione, all’interno delle terapie cognitive-comportamentali di ultima generazione. “La depressione – aggiunge Pietrini – si accompagna ad una moltitudine di cambiamenti nei parametri fisiologici che, per quanto talvolta possano anche non essere percepiti dal paziente, sono misurabili e rappresentano uno strumento efficace per seguire il decorso della malattia e gli effetti della terapia attraverso il linguaggio del corpo”. Il progetto ha a Pisa il cuore scientifico, clinico e tecnologico e servirĂ , sottolinea lo psicologo clinico Claudio Gentili, “a studiare pazienti nefropatici a Pisa, oncologici a Torino, cardiopatici e amputati in Portogallo e i comportamenti e la prevenzione del suicidio in Svezia: così potremmo avere un’ampia gamma di pazienti diversi e tentare di definire le basi psicofisiologiche comuni e condivise delle reazioni psicologiche depressive, indipendentemente dal tipo di patologia in cui si verificano”.
