Arriva il farmaco intelligente contro la leucemia a cellule capellute

leucemiaNuove speranze si aprono per la cura della leucemia a cellule capellute grazie ad un farmaco intelligente. Lo studio, pubblicato su New England Journal of Medicine, è stato condotto dall’ematologo Brunangelo Falinipresso, direttore della Struttura Complessa di Ematologia con Trapianto di Midollo Osseo dell’Ospedale S. Maria Misericordia di Perugia, con il finanziamento dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc).

La leucemia a cellule capellute è una forma cronica causata dalla trasformazione tumorale dei linfociti B, un tipo particolare di globuli bianchi. I farmaci impiegati fino ad oggi spesso non risultavano efficaci: nella metà circa dei casi, dopo un periodo variabile dai 2 ai 10 anni, si verificava, infatti, una ripresa della malattia. La nuova frontiera per i pazienti che non rispondono alle cure tradizionali oggi si chiama invece Vemurafenib, principio attivo alla base del nuovo farmaco intelligente, che colpisce selettivamente la lesione genetica che causa la leucemia a cellule capellute.

Il farmaco, a differenza dei chemioterapici, può essere assunto per via orale ed i suoi effetti tossici sono sempre reversibili. Lo studio, spiega l’Airc, è stato condotto parallelamente in Italia e negli USA, ed è stato finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro nell’ambito del programma speciale Airc 5 x mille. Nei 49 pazienti valutabili si è osservata una risposta al farmaco che è stata del 96% nello studio italiano e del 100% in quello americano, e gli effetti positivi sono stati ottenuti nel giro di 2-4 mesi di terapia.

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