Antibiotico-resistenza. Nuovo superbug del tifo in Pakistan

(Reuters Health) – Un focolaio di febbre tifoide in Pakistan sarebbe stato causato da un ceppo batterico resistente agli antibiotici. Questo sarebbe un chiaro segnale che le opzioni di trattamento per la malattia tifoide batterica si stanno esaurendo, spiegano i ricercatori dell’Istituto britannico Wellcome Sanger, che hanno analizzato il genoma del ‘superbug’ e hanno scoperto che era mutato e aveva acquisito una porzione in più di DNA che lo rende resistente a molte delle molecole disponibili per il trattamento dell’infezione.

I dati
La febbre tifoide è un’infezione altamente contagiosa causata dal batterio Salmonella Typhi serovar, ossia un sottotipo di Salmonella enterica. Si contrae consumando cibi o bevande contaminati e i sintomi comprendono nausea, febbre, dolore addominale e macchie rosa sul petto. Non trattata, può essere fatale. Dati ufficiali sul numero dei contagi e sui decessi non sono al momento disponibili, ma i resoconti dei media locali pakistani dicono che le autorità sanitarie hanno rilevato più di 800 casi di tifo resistente ai farmaci, a Hyderabad, soltanto in un ristretto periodo di 10 mesi tra il 2016 e il 2017.

Cinque antibiotici non più efficaci
I ricercatori hanno scoperto che il ceppo batterico, che causa l’epidemia è in questo momento resistente a ben cinque antibiotici in totale, più di quanto si sia visto in qualsiasi altra epidemia precedente. “Questa è la prima volta che osserviamo un’epidemia di tifo così estensivamente resistente ai farmaci – afferma Elizabeth Klemm, che ha co-diretto il lavoro di analisi presso il Sanger Institute – questo focolaio è stato causato da un ceppo di superbug multiresistente, che ha compiuto un ulteriore passo avanti e ha acquisito un pezzo in più di DNA, che codifica altri geni deputati per la resistenza agli antibiotici”.

Il ceppo H85
Scienziati della Aga Khan University in Pakistan, desiderosi di trovare strategie per affrontare l’epidemia in corso, hanno contattato il Sanger Institute nella primavera del 2017 chiedendo ai colleghi ricercatori di analizzare geneticamente i campioni. Il team ha scoperto che questo focolaio di febbre tifoide era causato da un ceppo batterico noto come H58, che è già conosciuto per essere collegato a casi di resistenza ai farmaci. Guardando oltre, hanno anche scoperto che questo ceppo H58 aveva acquisito un filamento extra di DNA batterico – per l’esattezza, un plasmide – codificato per ulteriori geni di resistenza agli antibiotici.

Nuovi vaccini
Un nuovo vaccino contro il tifo è stato approvato il mese scorso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’alleanza mondiale sul vaccino GAVI ha dichiarato che lo scorso anno ha stanziato ben 85 milioni di dollari per aiutare a sostenere l’introduzione di vaccini contro il tifo nei paesi poveri.

Fonte: mBio
di Kate Kelland

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)

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