
“Grazie all’utilizzo della CO2 come mezzo di contrasto – si legge in una nota diffusa dalla Asl – l’ospedale ha potuto ampliare le indicazioni anche per coloro che sono affetti da patologie vascolari altrimenti non operabili per l’elevato rischio di danno renale postoperatorio”.
“L’utilizzo della CO2 – sottolinea Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento aziendale di chirurgia – ci pone all’avanguardia nella sperimentazione di nuove modalitĂ di eseguire le angiografie. Fino a ora eravamo costretti a ridurre la quantitĂ di mezzo di contrasto iodato al minimo indispensabile fino a costringere il paziente a limitare le
possibilitĂ terapeutiche soprattutto in chi è giĂ affetto da malattia renale cronica”.
“L’anidride carbonica come mezzo di contrasto dĂ ora ai nostri pazienti una grande opportunitĂ e in questo rappresenta una vera e propria rivoluzione”. L’anidride carbonica iniettata nell’albero circolatorio viene poi regolarmente eliminata attraverso i polmoni con il respiro evitando, quindi, ogni tipo di tossicitĂ a livello renale.
