
Lo studio
I ricercatori tedeschi hanno progettato un programma di CBT su misura per i caregiver che seguono i malati con demenza, da eseguire via telefono. Per sperimentarlo, Wilz e colleghi hanno preso in considerazione 273 caregiver di un coniuge o di un genitore con demenza e li hanno sottoposti o a CBT per telefono eseguita da uno psicoterapeuta addestrato, con sessioni di circa 50 minuti nell’arco di sei mesi, mentre un gruppo di controllo è stato avviato all’assistenza psicologica territoriale. I partecipanti sono stati valutati all’inizio dello studio, dopo sei e dopo 12 mesi.
I risultati
Dai risultati è emerso che all’inizio dello studio tutti i partecipanti avevano livelli elevati di depressione, dolori fisici e sintomi cardiaci, rispetto alla popolazione generale non caregiver. Dopo sei mesi, i caregiver che si sottoponevano a CBT telefonica erano meno depressi e accusavano un numero minore di sintomi fisici, avvertendo allo stesso tempo un maggior benessere emotivo e la capacitĂ di far fronte al peso delle cure e ai comportamenti provocatori dei loro cari. A 12 mesi, la differenza tra il gruppo CBT e quello di controllo si è assottigliata per quanto riguarda il livello di depressione e i sintomi fisici, ma il gruppo che si sottoponeva a terapia telefonica era maggiormente reattivo nel far fronte al peso della cura e ai problemi comportamentali degli assistiti.”A differenza delle persone che sono depresse in un altro contesto, questi operatori sanitari hanno richieste di assistenza incessanti – commenta Lisa Onken, dell’U. S. National Institute on Aging,non era coinvolta nello studio – Forse una durata maggiore delle CBT potrebbe avere effetti ancora piĂą positivi”. “La CBT – spiega Gabriele Wilz, autore principale dello studio – è sempre migliore delle strategie psico-educative o dei gruppi di supporto”.
Fonte: Gerontologist 2017
Cheryl Platzman Weinstock
(Versione italiana Quotidiano SanitĂ /Popular Science)
