
Lo studio
I partecipanti hanno indicato quanto spesso ogni mese o settimana avevano eseguito esercizi lievi, moderati, o vigorosi, attività fisiche pesanti come tagliare l’erba di un prato, ed attività leggere come fare il bucato o passare l’aspirapolvere, quando avevano una età di 50-65 anni. Per lo stesso periodo hanno stimato quanto spesso hanno letto libri, riviste, quotidiani, hanno giocato, suonato uno strumento musicale, fatto bricolage, o partecipato a gruppi di socializzazione.
Le persone con almeno 14 anni di istruzione e con il gene APOE4, (che aumenta il rischio di Alzheimer) che avevano mantenuto in allenamento la mente nella mezza età, presentavano meno placche amiloidi delle persone che però non avevano mantenuto il cervello in allenamento, come è stato riportato su Neurology. Una persona su cinque è portatore del gene APOE4.
Non è chiaro perché soltanto i portatori di APOE4 con 14 o più anni di istruzione abbiano un accumulo più lento di placche amiloidi con una attività cognitiva durante la mezza età, ha detto Anja Soldan, della Johns Hopkins University di Baltimore.
Fonte: Neurology 2016
Kathryn Doyle
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
