AIFA: urge approvazione nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale

Siringa e vaccino“Non c’è tempo da perdere. Occorre fare fronte comune contro la disinformazione sui vaccini che rischia di compromettere i grandi passi avanti della medicina nella prevenzione di malattie anche gravi”. Questo il monito di Luca Pani, Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), per la quale è urgente l’approvazione del nuovo Piano Nazionale per la prevenzione Vaccinale per far fronte al drammatico calo di di copertura vaccinale denunciato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). “La vaccinazione è uno dei pilastri fondamentali delle politiche di sanità pubblica perché consente di raggiungere risultati straordinari”, precisa Sergio Pecorelli, Presidente Aifa. “L’Italia, per la sua expertise, è paese guida per le strategie di immunizzazione a livello mondiale nell’ambito della Global Health Security Agenda (GHSA) e intende tenere fede a questo impegno con responsabilità chiamando all’azione congiunta tutti i soggetti coinvolti”, prosegue.

I dati sulle vaccinazioni diffusi oggi dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicati dal Ministero della Salute rivelano che la copertura vaccinale nel nostro Paese è al limite della soglia di sicurezza e confermano l’urgenza dell’approvazione del nuovo Piano Nazionale per la Prevenzione Vaccinale proposto da Ministero della Salute, Consiglio Superiore di Sanità, Istituto Superiore di Sanità e Aifa al Tavolo di coordinamento per la prevenzione delle Regioni italiane. Secondo l’Iss, il tasso di vaccinazioni si attesta al di sotto degli obiettivi minimi previsti dal precedente piano: scendono, infatti, rispettivamente al 95% e all’86%, le percentuali di copertura vaccinale per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e per morbillo, parotite e rosolia. Per quest’ultimo gruppo di patologie si registra una diminuzione della copertura vaccinale di oltre 4 punti percentuali. L’Aifa ribadisce che tale fenomeno rischia di generare serie conseguenze sulla salute pubblica compromettendo l’effetto “immunità di gregge”, qualora il numero dei soggetti vaccinati dovesse diminuire al di sotto della soglia minima per scongiurare la diffusione delle patologie.

“C’è purtroppo poca consapevolezza del rischio anche grave connesso alla mancata vaccinazione – afferma il Presidente Pecorelli – Ricordiamo che i vaccini hanno salvato circa 2 milioni e mezzo di vite l’anno, 5 al minuto e che, ancora oggi, una malattia come il morbillo può risultare mortale”. L’Agenzia Italiana del Farmaco è da sempre attenta a queste tematiche e più volte si è espressa sull’importanza delle pratiche di immunizzazione e del contrasto alla disinformazione, partendo dalla consapevolezza che la vaccinazione rappresenta anzitutto un concetto culturale. In questa battaglia è fondamentale fare tesoro degli insegnamenti del passato e puntare sulla collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: i pazienti innanzitutto, proseguendo con gli operatori della salute, le Istituzioni, il mondo accademico e regolatorio e l’industria. La comunicazione trasparente e continua sulla sicurezza dei vaccini, soprattutto con gli operatori sanitari, rappresenta dunque una sfida quotidiana ed è di fondamentale importanza per continuare ad infondere fiducia nelle vaccinazioni.

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