
Durante la manovra sono rimasti accessi tutti i propulsori per mantenere stabile la sonda, in modo da puntare l’antenna verso la Terra e trasmettere gli ultimi preziosissimi dati della missione. Entro 30 secondi dall’inizio della discesa il veicolo ha cominciato a bruciare come una meteora per disintegrarsi in due minuti. Per tutta la discesa la sonda a continuato a mandare segnali e l’ultimo è arrivato 83 minuti dopo la sua completa distruzione perchĂ© questo è il tempo necessario per coprire la distanza di un miliardo e 400 milioni di chilometri che separano Saturno e il nostro Pianeta.
Durante gli ultimi minuti della missione sono rimasti dunque in funzione tutti e 12 gli strumenti scientifici di Cassini pronti ad ‘assaggiare’ e analizzare l’atmosfera del pianeta. La sonda ha scattato anche l’ultima foto al ‘suo’ Saturno, che sarĂ la piĂą ravvicinata di sempre. Lanciata il 15 ottobre 1997, Cassini ha funzionato per 20 anni ed è entrata nell’orbita del pianeta degli anelli il 10 giugno 2004. La sua missione è stata costellata di successi e di scoperte, come l’oceano sotterraneo della luna Encelado e i laghi e i fiumi di idrocarburi di Titano, quest’ultimi fotografati anche dal lander Huygens, trasportato da Cassini e sceso su Titano il 14 gennaio 2005.
