Page 23 - SALUTE ORALE - Popsci
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FOCUS • Batteri
Come ridurre Questo perché il biofilm, in partico- ciale e scarsa igiene orale) sono consiglia-
infiammazioni lare quello prodotto dallo Streptococcus, bili sciacqui giornalieri con un colluttorio
protegge efficacemente i batteri patogeni fluorato (0,05%). In queste stesse persone,
ed infezioni dagli antimicrobici. Inoltre, non dobbia- un odontoiatra potrebbe somministrare
mo dimenticare la crescente resistenza clorexidina e fluoruro di sodio, seguendo
La terapia antibiotica, con ai farmaci di diversi batteri presenti nel i protocolli specifici per ogni tipologia del
l’eccezione delle infezioni acute, tratto orale. Nella terapia parodontale, gli paziente a rischio.
non deve essere somministrata antibiotici devono, quindi, essere limitati al Sono in via di sviluppo degli strumenti
minimo indispensabile. mirati, che qualcuno chiama “vaccini”
in assenza di una precedente Per ridurre il rischio di nuove carie e del anche se tecnicamente non lo sono, per
terapia meccanica ed in assenza peggioramento di quelle esistenti, nei combattere lo Streptococcus e la sua
soggetti adulti a rischio elevato (ovvero produzione di biofilm. Uno dei più famosi è
di un controllo ottimale persone con malattie sistemiche immu- la molecola keep32, in fase di sperimenta-
della placca da parte del paziente nodepressive, trattamenti farmacologici zione su esseri umani, presentata nel 2012
xerostomizzanti, irradiazione cervico-fac- sulla rivista Nature.
GLI Agenti patogeni più frequentemente
coinvolti nella malattia parodontale sono:
l'Actinobacillus actinomycetencomitans, il
Porphyromonas gingivalis, il Bacteroides
forsythus, la Prevotella intermedia,
il Fusobacterium nucleatum, l'Eikenella
corrodens e le Spirochete.
LA MOLECOLE
KEEP32, aggiunta ai
dentifrici e somministrata
tramite uno spazzolamen-
to dei denti di almeno 60
secondi, può ridurre in
modo drastico l’insorgen-
za di carie, perché senza
il biofilm protettivo dello
Streptococcus, l’acido
lattico prodotto, disper-
dendosi nella bocca, non
attacca più i denti con la
stessa forza.
SALUTE ORALE / 23
Come ridurre Questo perché il biofilm, in partico- ciale e scarsa igiene orale) sono consiglia-
infiammazioni lare quello prodotto dallo Streptococcus, bili sciacqui giornalieri con un colluttorio
protegge efficacemente i batteri patogeni fluorato (0,05%). In queste stesse persone,
ed infezioni dagli antimicrobici. Inoltre, non dobbia- un odontoiatra potrebbe somministrare
mo dimenticare la crescente resistenza clorexidina e fluoruro di sodio, seguendo
La terapia antibiotica, con ai farmaci di diversi batteri presenti nel i protocolli specifici per ogni tipologia del
l’eccezione delle infezioni acute, tratto orale. Nella terapia parodontale, gli paziente a rischio.
non deve essere somministrata antibiotici devono, quindi, essere limitati al Sono in via di sviluppo degli strumenti
minimo indispensabile. mirati, che qualcuno chiama “vaccini”
in assenza di una precedente Per ridurre il rischio di nuove carie e del anche se tecnicamente non lo sono, per
terapia meccanica ed in assenza peggioramento di quelle esistenti, nei combattere lo Streptococcus e la sua
soggetti adulti a rischio elevato (ovvero produzione di biofilm. Uno dei più famosi è
di un controllo ottimale persone con malattie sistemiche immu- la molecola keep32, in fase di sperimenta-
della placca da parte del paziente nodepressive, trattamenti farmacologici zione su esseri umani, presentata nel 2012
xerostomizzanti, irradiazione cervico-fac- sulla rivista Nature.
GLI Agenti patogeni più frequentemente
coinvolti nella malattia parodontale sono:
l'Actinobacillus actinomycetencomitans, il
Porphyromonas gingivalis, il Bacteroides
forsythus, la Prevotella intermedia,
il Fusobacterium nucleatum, l'Eikenella
corrodens e le Spirochete.
LA MOLECOLE
KEEP32, aggiunta ai
dentifrici e somministrata
tramite uno spazzolamen-
to dei denti di almeno 60
secondi, può ridurre in
modo drastico l’insorgen-
za di carie, perché senza
il biofilm protettivo dello
Streptococcus, l’acido
lattico prodotto, disper-
dendosi nella bocca, non
attacca più i denti con la
stessa forza.
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