Si è concluso ieri, nell’ambito della Milano Digital Week, l’hackathon “NOVARTIS HACK_MS2: MONITORING SOLUTION FOR MS”, promosso da Novartis per favorire l’innovazione e lo sviluppo di idee che possano migliorare la qualità di vita delle persone con Sclerosi Multipla, a partire da una più…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Ridurre la pressione giova alla cognizione: altre evidenze
La riduzione della pressione mediante agenti antipertensivi è connessa ad una significativa riduzione del rischio di demenza e deficit cognitivi, come emerge dalla più recente ed ampia analisi in materia, che ha preso in considerazione 14 studi fra cui gli studi SPRINT ed OPE-3.…
LeggiMorbo di Alzheimer: disturbi del sonno predicono rapido declino cognitivo
Un eccesso di disturbi del sonno risulta connesso ad un incremento del declino cognitivo nei pazienti con morbo di Alzheimer. Come affermato damAdrienne Atayde del St. Michael’s Hospital di Toronto, autrice di uno studio condotto sui dati relativi a più di 400 pazienti, i…
LeggiChiara firma della SLA nei denti dei bambini
Gli adulti che sviluppano SLA metabolizzano i minerali in modo diverso rispetto a quelli che non la sviluppano, e ciò emerge nella dentizione durante l’infanzia. Lo dimostra uno studio condotto su 36 pazienti con SLA e 31 soggetti sani di controllo secondo cui le…
LeggiScala di rischio di Framingham predice anche declino cognitivo
Un maggior carico di rischio cardiovascolare, misurato mediante la scala di rischio di Framingham, risulta associato a segni neurodegenerativi e potrebbe predire il declino cognitivo nel tempo. In assenza di trattamenti efficaci per la demenza, è necessario monitorare e controllare il carico di rischio…
LeggiFibrillazione atriale: infarti cerebrali silenti nel 3% dei pazienti
I pazienti con fibrillazione atriale, anche se sotto terapia anticoagulante, sviluppano infarti cerebrali silenti ad un tasso del 3% all’anno, come emerge dallo studio SWISS-AF, condotto su 1227 pazienti da cui si evince anche che questi eventi sono correlati ad un lieve ma statisticamente…
LeggiSegregazione razziale negativa per il cervello?
Vivere in un ambiente razzialmente segregato nei giovani adulti è associato ad una scarsa funzionalità cognitiva nella mezza età, il che potrebbe spiegare le disparità fra razza bianca e nera nel rischio di demenza in età avanzata, come affermato da Adina Zeki Al Hazzouri…
LeggiMiastenia gravis di nuova insorgenza: promettente il rituximab
I pazienti con miastenia gravis che vengono trattati precocemente con l’anticorpo monoclonale noto come rituximab, ottengono la remissione più precocemente rispetto a quelli trattati più avanti nel processo patologico. Lo suggerisce uno studio condotto su 72 pazienti i cui risultati devono essere considerati preliminari,…
LeggiReperti incidentali alla RM cerebrale nel 5% dei pazienti anziani
Una nuova ricerca ha dimostrato che quasi il 5% dei cittadini britannici anziani presenta anomalie cerebrali potenzialmente gravi, compresi gli aneurismi, e circa un terzo presenta anomalie dei test ematici. La conoscenza della prevalenza prevista di questi reperti incidentali nella popolazione generale anziana risulta…
LeggiIctus, manifestazione neurologica del COVID-19
(Reuters Health) – Secondo un nuovo report redatto da medici cinesi, il COVID-19 può anche provocare ictus e altri gravi danni cerebro-vascolari. “Anche i neurologi devono esseri pronti a combattere la battaglia contro il COVID-19, soprattutto in un momento in cui la nostra comprensione…
LeggiSMR e SMPP: ocrelizumab riduce rischio progressione malattia e disabilità
Le nuove analisi degli studi di fase III OPERA I e OPERA II e delle estensioni in aperto hanno evidenziato come il trattamento con ocrelizumab, di Roche, abbia ridotto il rischio di progressione della malattia e della disabilità nella Sclerosi Multipla Recidivante (SMR) e…
LeggiSMA tipo 1: risdiplam raggiunge endpoint primario studio FIREFISH
Novità per quanto riguarda l’atrofia muscolare spinale (SMA) sintomatica di tipo 1 nei bambini di età compresa tra 1 e 7 mesi. Arrivano dallo studio FIREFISH, nel quale il farmaco sperimentale risdiplam ha raggiunto l’endpoint primario, con il 29% dei bambini (12/41; p <…
LeggiIctus associato a forame ovale pervio: necessaria nuova classificazione
E’ stata richiesta una nuova classificazione per l’ictus ischemico nei pazienti che presentano un forame ovale pervio (PFO) che rappresenta la probabile causa dell’ictus stesso. La nuova classificazione, ossia quella di ictus associato a PFO, è stata proposta da un ampio gruppo di esperti…
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