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DIABETE

nere Candida), e rallenta la guarigione
delle ferite all’interno della bocca. L’idra-
tazione è dunque importante.
È importante anche far capire ai pazien-
ti che i controlli odontoiatrici periodici
fanno parte del controllo della malattia
diabetica. Il minimo consigliato dalla Fe-
derazione Europea di Parodontologia è
di una visita approfondita all’anno. Nel
caso di diabete giovanile, gli screening
dentistici sono consigliati dall’età di 6-7
anni. Se, invece, il paziente non ha una
diagnosi di diabete ma risulta a rischio
(età superiore ai 40 anni, in sovrappe-
so almeno leggero) e presenta: gengi-
ve arrossate o sanguinanti, ascessi, un
persistente sapore strano nella bocca,
retrazione gengivale, edentulia, aumen-
to dello spazio tra i denti e abbondante
tartaro, è consigliabile prescrivere degli
esami del sangue per verificare la pre-
senza del diabete.

Non ne abbiamo ancora parlato esplici-
tamente, ma l’alimentazione è un ovvio
fattore in grado di influenzare lo svilup-
po del diabete. Le sostanze che innesca-
no o peggiorano il diabete sono più o
meno le stesse che provocano la carie.
Si deve, infatti, moderare il consumo di
zuccheri e grassi saturi. Naturalmente,
è importante non esagerare in nessuna
delle due direzioni. Il consumo di queste
sostanze va limitato, non eliminato. I più
pericolosi sono gli zuccheri, per il sem-
plice motivo che è più facile assumerli
con la dieta senza nemmeno rendersene
conto.
Per esempio, una persona che mangia
molta frutta ha già un apporto di zuc-
cheri abbastanza alto, per cui anche un
paio di biscotti e caramelle di troppo
possono essere un problema. Una solu-
zione per limitarne il consumo, senza
però abbandonare il gusto dolce, è opta-
re per i polialcoli, carboidrati idrogenati
usati come dolcificanti in sostituzione
allo zucchero.
In particolare, lo xilitolo e l’eritritolo.
Quest’ultimo è il più indicato per sosti-

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