Osteoporosi ed incremento del rischio di frattura sono comorbidità comunemente osservate nelle patologie reumatiche infiammatorie ctoniche (CIRD). Il miglioramento della conoscenza delle cascate immuni/infiammatorie, che caratterizzano la fisiopatologia dell’artrite reumatoide e delle spondilartropatie sieronegative come la spondilite anchilosante e l’artrite psoriasica, ha evidenziato un…
LeggiCanale Medicina: Artrite & artrosi
Artrite reumatoide e target mancati: una sfida per il medico
I pazienti trattati per artrite reumatoide spesso ricevono una prescrizione e si attengono ad essa per più di un anno anche se il trattamento non risulta del tutto efficace per loro. Sia l’ACR che l’EULAR raccomandano la valutazione di routine dell’attività dell’artrite reumatoide in…
LeggiGotta: rischio mortalità raddoppiato se l’acido urico non è ottimale
I soggetti con gotta che non riescono a raggiungere livelli ottimali di acido urico nel siero presentano un incremento del rischio di mortalità prematura. Il rischio è raddoppiato con livelli di acido urico dai 6 mg/dl in su rispetto a coloro che presentano valori…
LeggiArtrite colpisce un adulto prediabetico su 3
Negli USA circa un adulto prediabetico su 3 presenta artrite, e circa la metà dei soggetti con entrambi questi problemi risulta fisicamente inattiva e/o obesa, il che incrementa il rischio di diabete di tipo 2. Come affermato da Michelle Sandoval-Rosario del CDC di Atlanta,…
LeggiArtrite giovanile idiopatica, biologici e frequenza delle infezioni
La selezione dei regimi terapeutici più efficaci ed attualmente più sicuri è importante al fine di garantire un controllo precoce dell’artrite giovanile idiopatica ed ottenere una qualità della vita accettabile. L’efficacia degli agenti biologici e dei DMARD standard è ben documentata nel trattamento di…
LeggiArtrite reumatoide; prevalenti i danni a carico del tendine di Achille
L’entesite a carico del tendine di Achille è comune nei pazienti con artrite reumatoide, e viene facilmente diagnosticata ecograficamente. Ciò significa che i pazienti possono ricevere diagnosi più precocemente ed essere trattati più efficacemente, il che può migliorare la loro qualità della vita, come…
LeggiSpondilite anchilosante: ixekisumab migliora esiti
L’ixekizumab migliora segni e sintomi nei pazienti con spondilite anchilosante, come emerge dallo studio COAST-W, condotto su 316 pazienti. La spondilite anchilosante è una patologia cronica e disabilitante in cui spesso i TNF-inibitori falliscono, come illustrato da Atul Deodhar della Oregon Health and Science…
LeggiOsteoartrosi: introdurre oppioidi ad alte dosi porta ad esiti peggiori
I pazienti con osteoartrosi che introducono gli oppioidi a dosaggi elevati tendono ad andare incontro a maggiori tassi di fallimento del trattamento. Secondo uno studio condotto su più di 271.000 pazienti da Nathaniel Katz della Analgesic Solutions di Wayland, spesso in questo gruppo di…
LeggiOsteoartrosi: camminare a passo svelto ritarda la sostituzione del ginocchio
Nei soggetti con osteoartrosi del ginocchio, o che ne sono ad alto rischio, camminare a passo svelto per soli 5 minuti al giorno può ridurre il rischio di sostituzione totale del ginocchio nell’arco di 5 anni. Come affermato da Hiral Master dell’università del Delaware,…
LeggiSpondilite anchilosante: efficace secukinumab a lungo termine
Nei pazienti con spondilite anchilosante, il secukinumab risulta ben tollerato, e non manifesta problemi di sicurezza nell’arco di 3 anni. Secondo Xenofon Baraliakos della Ruhr Universuty Bochum di Heme, autore di uno studio condotto su 274 pazienti, i dati dimostrano che l’efficacia del secukinumab…
LeggiUrati dipendono dai geni, non dalla dieta
L’ereditarietà svolge un ruolo sostanzialmente maggiore rispetto alla dieta nel determinare i livelli di urati. Quasi il 25% nelle fluttuazioni dei livelli sierici di urati è infatti attribuibile a comuni varianti genetiche, mentre i profili nutrizionali ne spiegano meno dell’1%, come affermato da Tanya…
LeggiSpondilartriti periferiche: necessari biologici in fase precoce
Nei pazienti con spondilartriti periferiche che hanno ottenuto la remissione e stanno riducendo progressivamente la terapia biologica, l’aggiunta concomitante di metotrexate non incrementa il tasso di remissione senza biologici. Come affermato da Philippe Carron dell’ospedale universitario di Gent, autore di un’estensione dello studio CRESPA…
LeggiArtrite: dolore connesso a depressione
I soggetti depressi sopra i 50 anni dovrebbero essere sottoposti a screening per il dolore da artrite in quanto le due patologie spesso coesistono, il che peggiora gli esiti per la salute fisica e mentale. Secondo Jessica Brooks dell’Università del North Texas di Denton,…
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