Addio Cassini: si chiude l’ultimo capito della sonda intorno a Saturno

A 20 anni dal suo lancio e 13 in orbita intorno a Saturno si “spegne” la sonda Cassini. La discesa è cominciata intorno alle 13,54 (ora italiana) quando la sonda, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), si trovava a circa 1.915 chilometri dallo strato superiore delle nubi del pianeta. Si chiude in una picchiata velocissima di 113.000 chilometri all’ora la missione dei record.

Durante la manovra sono rimasti accessi tutti i propulsori per mantenere stabile la sonda, in modo da puntare l’antenna verso la Terra e trasmettere gli ultimi preziosissimi dati della missione. Entro 30 secondi dall’inizio della discesa il veicolo ha cominciato a bruciare come una meteora per disintegrarsi in due minuti. Per tutta la discesa la sonda a continuato a mandare segnali e l’ultimo è arrivato 83 minuti dopo la sua completa distruzione perché questo è il tempo necessario per coprire la distanza di un miliardo e 400 milioni di chilometri che separano Saturno e il nostro Pianeta.

Durante gli ultimi minuti della missione sono rimasti dunque in funzione tutti e 12 gli strumenti scientifici di Cassini pronti ad ‘assaggiare’ e analizzare l’atmosfera del pianeta. La sonda ha scattato anche l’ultima foto al ‘suo’ Saturno, che sarà la più ravvicinata di sempre. Lanciata il 15 ottobre 1997, Cassini ha funzionato per 20 anni ed è entrata nell’orbita del pianeta degli anelli il 10 giugno 2004. La sua missione è stata costellata di successi e di scoperte, come l’oceano sotterraneo della luna Encelado e i laghi e i fiumi di idrocarburi di Titano, quest’ultimi fotografati anche dal lander Huygens, trasportato da Cassini e sceso su Titano il 14 gennaio 2005.

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024