
Oggetti connessi
In un mondo in cui tutti gli oggetti, dagli elettrodomestici, alle automobili, ai pc saranno connessi fra loro, sarĂ cruciale conoscere la posizione precisa di tutti i dispositivi e permettere loro velocemente di riconoscersi e scambiarsi informazioni, ha rilevato il coordinatore della ricerca, Usman Khan. Questo impone lo sviluppo di nuovi sistemi che permettano di localizzare gli oggetti e farli comunicare.
Attualmente, il funzionamento dei dispositivi wireless si basa su cosiddette “ancore”, costituite da ripetitori per i cellulari e da satelliti Gps, che comunicano con ciascun dispositivo e che sono gestite da un sistema centralizzato che raccoglie ed elabora i dati e li smista ai singoli oggetti. Ma questo sistema diventa poco gestibile con l’aumento del numero dei dispositivi connessi fra loro, perchĂ© si dovrebbe installare un numero elevatissimo di ripetitori sugli edifici, che sono difficili da gestire in modo centralizzato.
L’algoritmo
Il super algoritmo evita tutti questi problemi perchĂ© permette ai dispositivi di comunicare direttamente fra loro, evitando di passare per le ‘ancore’. In pratica i dispositivi misurano la loro posizione l’uno rispetto all’altro, piuttosto che fare riferimento ai ripetitori. “Oltre a prepararci a un futuro in cui gli oggetti connessi fra loro saranno onnipresenti, questo approccio – ha osservato Khan – potrebbe alleviare la pressione sull’infrastruttura attuale, eliminando la necessitĂ di installare i ripetitori sugli edifici”.
