Tumori prostatici: in aumento l’impiego “preoccupante” di vitamine

Più della metà degli uomini con tumori prostatici in un ampio studio ha riportato di fare uso di elementi di medicina complementare ed alternativa (CAM), e lo studio ha riscontrato anche che l’uso di questi prodotti è aumentato negli ultimi anni.

I multivitaminici e gli acidi grassi omega-3 sono di uso comune, e l’impiego della vitamina D è aumentato in modo drammatico. Lo studio ha preso in considerazione quasi 8.000 pazienti, ed i suoi risultati evidenziano l’importanza di comprendere che l’uso della CAM è quanto mai comune nella popolazione, come affermato dall’autore Kyle Zuniga della Columbia University di New York, secondo cui è importante anche comprendere cosa i pazienti assumino e perché, nonché creare un ambiente che incoraggi un dialogo aperto e collaborativo che possa riconciliare con la medicina tradizionale.

La maggior parte degli studi sui multivitaminici hanno dimostrato che essi non hanno alcun effetto nel ridurre il rischio oncologico, ed alcuni di essi di fatto lo aumentano.

Ad esempio lo studio SELECT ha suggerito che selenio e vitamina E potrebbero aumentare il rischio di mortalità nei pazienti con tumore prostatico, e lo studio VITAL ha dimostrato che gli acidi grassi omega-3 non sono in graado di ridurre la mortalità oncologica.

L’AICR non raccomanda alcun tipo di integratore, e nella maggior parte dei casi gli studi hanno dimostrato che i cambiamenti dello stile di vita offrono i maggiori benefici per i pazienti con tumore prostatico.

L’ACS attualmente raccomanda una dieta a base vegetale povera in grassi saturi per i sopravvissuti ad un tumore prostatico. Purtroppo i cambiamenti dello stile di vita non sono sempre semplici.

Soltanto il 25% dei pazienti nel presente studio ha di fatto modificato la propria dieta, ma i pazienti preferiscono qualcosa di semplice, come assumere un farmaco, piuttosto che perseguire un percorso difficile ma che potrebbe veramente apportare dei benefici.

Diverse evidenze suggeriscono che l’obesità promuova tumori più aggressivi, e quindi sorprende che non siano di più i pazienti che tentano di perdere peso. Secondo gli esperti sarebbe utile che il medico sappia quali tipi di CAM godano di un solido supporto da parte della ricerca, quali siano neutrali e quali siano potenzialmente dannosi.

In particolare, i multivitaminici non dovrebbero essere assunti più di una volta al giorno al massimo, ed inoltre è opportuno evitare selenio, calcio e vitamina E, che sono stati associati al tumore prostatico. (J Urol online 2019, pubblicato il 19/9 https://doi.org/10.1097/JU.0000000000000336)

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024