Intelligenza artificiale migliora cure post infarto

L’ospedale Molinette di Torino ha messo a punto un approccio rivoluzionario che si avvale dell’intelligenza artificiale per prevedere la possibilità di un nuovo infarto o di un sanguinamento nei pazienti reduci da infarto.

La scoperta, pubblicata oggi sulla blasonata rivista internazionale Lancet, è frutto di una ricerca della Cardiologia universitaria delle Molinette diretta da Gaetano Maria De Ferrari, in collaborazione con Università e Politecnico del capoluogo piemontese.

Basandosi sui dati clinici di 23 mila pazienti, elaborati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, lo studio ha portato dal 70% al 90% le probabilità di prevedere nei pazienti infartuati recidive o sanguinamenti legati ai farmaci fluidificanti del sangue, due rischi altissimi nei primi due anni dopo un infarto miocardico acuto.    Gli autori hanno usato l’approccio del cosiddetto machine learning, ovvero l’apprendimento automatico dei computer programmati per imparare progressivamente dai dati, migliorando sempre più le loro capacità predittive. In questo caso il risultato è stato la creazione di un nuovo sistema di classificazione del rischio futuro nei pazienti infartuati, molto più efficace di quello tradizionale.

“I pazienti colpiti da infarto – spiega il coordinatore dello studio, Fabrizio D’Ascenzo – nei primi due anni sono ad altissimo rischio di recidive e di emorragie. La scelta terapeutica deve bilanciare questi due rischi, cosa che il cardiologo fa basandosi sull’esperienza e sull’intuito, aiutato anche da dei punteggi di rischio. Ma tali punteggi sono poco precisi e di modesto aiuto. Noi grazie all’intelligenza artificiale abbiamo migliorato fortemente la precisione dei migliori punteggi disponibili, riducendo le possibilità di una diagnosi non corretta a un solo paziente ogni dieci”.

“Questo progetto – sottolinea Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino, di cui l’ospedale Molinette è  parte – testimonia la forte partnership tra Università  e Azienda ospedaliera, dove ricerca e assistenza si integrano per assicurare ai pazienti la cura migliore”.    “Accogliamo con orgoglio – commenta il rettore dell’Universita’ di Torino, Stefano Geuna – la notizia di questo successo straordinario, che testimonia ancora una volta il valore della nostra ricerca”.

“L’intelligenza artificiale – aggiunge il rettore del Politecnico torinese, Guido Saracco – rappresenta un tema chiave dei prossimi anni, sul quale il nostro Ateneo può vantare competenze riconosciute e risultati di estrema rilevanza”.

Post correlati

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024