Dentista: pur avendone bisogno, non ci vanno tre italiani su dieci

Non solo paura. Nel 2016  più di tre italiani su dieci hanno rinunciato alle cure del dentista per problemi di tempo o di soldi. La questione economica è sempre più alla base della decisione di recarsi o meno presso i centri odontoiatrici, che pur rappresentando solo il 2% del mercato curano l’8% dei pazienti. L’attenzione al prezzo sembra una variabile decisiva nella scelta delle cliniche: il 45% degli intervistati ha dichiarato di averle scelte perché più economiche.

Questo quadro emerge da una ricerca presentata dall’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici (Ancod) a Milano, condotta su un campione di 1500 intervistati.  Il ricorso ai centri odontoiatrici, però, aumenta al 25% in caso di trattamenti che presuppongono un investimento economico maggiore, come protesi, implantologia e ortodonzia, dato che, secondo Ancod, dimostra la buona risposta dei centri alla minor disponibilità economica delle famiglie italiane. Il il 31% (contro il 24% del dentista privato) dice di aver scelto un centro “perché mi ha convinto maggiormente”, mentre chi si affida al dentista privato lo fa soprattutto in virtù del rapporto di fiducia (27%). “Il mondo dell’odontoiatria organizzata sta crescendo molto rapidamente e i pazienti che non lo conoscono ne sono fortemente soddisfatti dopo averlo conosciuto”, ha detto il presidente di Ancod, Michel Cohen.

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