Uno studio osservazionale pubblicato su JAMA Network ha analizzato le decisioni di adulti cognitivamente sani di età pari o superiore a 65 anni riguardo alla volontà di conoscere i propri risultati di ricerca su biomarcatori della malattia di Alzheimer (AD). Nonostante le evidenze suggeriscano…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
Parkinson: una sfida terapeutica oltre la dopamina
Negli ultimi decenni la malattia di Parkinson ha assunto un ruolo sempre più rilevante nella neurologia clinica, non solo per la sua diffusione crescente, ma anche per la complessità del quadro sintomatologico e terapeutico che lo caratterizza. Massimo Marano, neurologo presso la Fondazione Policlinico…
LeggiParkinson: identificazione e trattamento precoci dei sintomi non motori
Il Parkinson è una patologia neurodegenerativa con un’età media di insorgenza che spesso coincide con l’età lavorativa, rendendo il suo impatto ancora più significativo. Il Prof. Mario Barbagallo, Professore Ordinario di Medicina Interna e Geriatria all’Università di Palermo, conferma che le manifestazioni motorie –…
LeggiVolume del nucleus basalis di Meynert predice la progressione del Parkinson
Uno studio pubblicato sulla rivista Brain ha identificato nel volume del nucleus basalis di Meynert (NbM) un potenziale biomarcatore chiave per prevedere il declino cognitivo e la progressione della malattia di Parkinson (PD) e dei disturbi del sonno REM associati a corpi di Lewy.…
LeggiPerché molti anziani rifiutano i risultati della ricerca sull’Alzheimer
Uno studio osservazionale condotto presso il Knight Alzheimer Disease Research Center, pubblicato su JAMA Network, ha analizzato i motivi per cui molti partecipanti anziani, coinvolti in ricerche sull’invecchiamento cognitivo, scelgono di non conoscere i risultati dei propri biomarcatori dell’Alzheimer. I dati raccolti tra il…
LeggiFattori di rischio per l’Alzheimer correlati a deficit cognitivi prima dei 45 anni
Un nuovo studio pubblicato su The Lancet Regional Health evidenzia come alcuni dei principali fattori di rischio per la malattia di Alzheimer siano già associati a un calo delle funzioni cognitive nella popolazione americana di età compresa tra i 24 e i 44 anni.…
LeggiParkinson: un’epidemia in crescita silenziosa ma costante
La malattia di Parkinson è oggi al centro di una preoccupante evoluzione epidemiologica. Se da un lato l’invecchiamento della popolazione mondiale contribuisce a un aumento atteso dei casi, i dati più recenti mostrano che la crescita dell’incidenza va ben oltre le proiezioni demografiche. Attualmente…
LeggiIntelligenza artificiale e PROM per la sclerosi multipla
L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una risorsa promettente per l’evoluzione verso una medicina predittiva, preventiva e personalizzata, soprattutto se sviluppata in sinergia con il contributo diretto dei pazienti. Questo è quanto emerge da un’analisi pubblicata su Frontiers in Immunology, che esplora il potenziale dell’IA nell’integrare…
LeggiAbuso e trascuratezza nei caregiver di pazienti con demenza legati al consumo di alcol
Un nuovo studio pubblicato su JAMA Network mette in luce un aspetto critico ma spesso trascurato dell’assistenza familiare ai pazienti con demenza: la relazione tra consumo di alcol da parte dei caregiver e comportamenti abusivi o negligenti (ANBs). I risultati mostrano che sia il…
LeggiValidazione dei test di performance come indicatori precoci di progressione nella sclerosi multipla
Uno studio pubblicato su Neurology conferma l’utilità clinica dei test di performance funzionale come strumenti predittivi della progressione della disabilità nella sclerosi multipla (SM), rafforzando la proposta di utilizzare l’indicatore composito cCDW/cCDP (composite Confirmed Disability Worsening/Progression) come endpoint primario nei trial clinici. Il cCDW/cCDP…
LeggiNuove mutazioni in Rna spliceosomiali associate a disturbo neuroevolutivo grave
Uno studio recentemente pubblicato su Nature Genetics ha identificato mutazioni ricorrenti nel gene RNU2-2, finora considerato un pseudogene, come causa di un nuovo e grave disturbo monogenico del neurosviluppo. Questo gene codifica per l’RNA nucleare piccolo U2-2, parte del maggiore complesso di splicing, e…
LeggiIA per l’analisi quantitativa della sclerosi multipla con risonanze singolo-contrasto
Un nuovo modello di intelligenza artificiale, chiamato MindGlide, permette di estrarre con precisione biomarcatori cerebrali rilevanti per la sclerosi multipla (SM) anche da risonanze magnetiche a singolo contrasto, ampliando enormemente il potenziale delle immagini d’archivio negli ospedali. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, evidenzia…
LeggiSalute orale e microbioma associati a dolore corporeo e cefalea nelle donne
La salute orale potrebbe avere un ruolo sottovalutato nell’origine del dolore corporeo, delle cefalee e di altri disturbi da sensibilizzazione nelle donne, suggerendo un possibile legame tra microbioma orale e sistema nervoso. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Frontiers in Pain Research,…
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