
Secondo gli ideatori di Biohub è impossibile prevedere dove possa arrivare la ricerca di base e un esempio arriva dalla tecnica del ‘taglia-incolla’ del Dna che in pochissimo tempo ha rivoluzionato il mondo della genetica. Difficilmente i criteri di assegnazione dei fondi ‘tradizionali’ possono sostenere studi in settori ancora sconosciuti e per questo il comitato scientifico di Biohub ha selezionato una cinquantina di proposte per esplorare percorsi mai battuti e ad altissimo rischio di insuccesso.
“Abbiamo chiesto ai ricercatori di proporci le loro idee più rischiose”, ha detto Stephen Quake, bioingegnere dell’università di Stanford e tra i coordinatori di Biohub, e dalle 750 proposte arrivate ne sono state selezionate 47. Nella lista dei vincitori ci sono anche Jill Banfield, dell’Università della California, i cui studi hanno contribuito allo sviluppo della tecnica di editing genetico Crispr, e Manu Prakash, di Stanford, ideatore di un microscopio pieghevole fatto di carta al costo di 1 dollaro.
