Vasculite arteriosa: le nuove linee guida dell’Eular

(Reuters Health)- Dall’Eular (European League Against Rheumatism) arrivano nuove raccomandazioni per la diagnosi strumentale della vasculite che affligge le grandi arterie
La prima: i pazienti con sospetta vasculite delle grandi arterie (LVV) dovrebbero essere sottoposti a imaging precoce. L’esame ecografico dovrebbe essere la prima scelta per l’arterite a cellule giganti (GCA), mentre la risonanza magnetica dovrebbe avere la precedenza per l’arterite di Takayasu (TAK). Le opzioni alternative, secondo gli autori, includono la risonanza magnetica per GCA e la TC o la PET per l’arterite di Takayasu, che hanno effettuato una revisione attenta della letteratura per arrivare alla stesura delle nuove raccomandazioni.

Le nuove evidenze
L’angiografia convenzionale non è più consigliata per la diagnosi di GCA o TAK, poiché è stata sostituita dalle modalità di imaging attualmente raccomandate.
Mentre l’imaging non è raccomandata di routine per i pazienti in remissione clinica e biochimica, può essere invece utilizzata nei pazienti con riacutizzazioni sospette, oppure per il monitoraggio a lungo termine dei danni strutturali.  Le raccomandazioni sottolineano l’importanza di eseguire esami di imaging da parte di uno specialista esperto utilizzando attrezzature, procedure operative e impostazioni appropriate. Le linee guida forniscono anche suggerimenti per i parametri tecnici e operativi. A causa dell’assenza di prove ed esperienza, non ci sono raccomandazioni sul valore prognostico delle modalità di imaging nei pazienti con GCA e TAK diagnosticate.

Necessari nuovi studi
Per affrontare queste criticità, il gruppo tecnico di lavoro suggerisce un futuro programma di ricerca basato su 19 possibili studi, che vanno dalla definizione degli standard diagnostici fino a determinare se la terapia debba essere modificata sulla base dei soli risultati di imaging. “Prevediamo che ci saranno in futuro ulteriori e numerosi avanzamenti nel settore dell’imaging riguardo la vasculite dei grandi vasi arteriosi e seguiremo con attenzione gli sviluppi sul campo, prevedendo fin d’ora che una modifica di queste raccomandazioni possa rendersi necessaria entro pochi anni”, concludono gli autori delle nuove linee guida.

Fonte: Ann Rheum Dis

Reuters Staff

(Versione italiana Quotidiano sanità/Popular Science)

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