Strategia Nazionale Biodiversità 2030: il decreto del Ministero dell’ambiente

Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha adottato e approvato la “Strategia Nazionale Biodiversità 2030” che definisce gli indirizzi nazionali per la tutela e la valorizzazione della biodiversità e degli ecosistemi, in attuazione degli impegni assunti con la ratifica della Convenzione sulla Diversità Biologica, avvenuta con la legge n. 124 del 14 febbraio 1994, e in coerenza con gli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità 2030.

Presso il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica è stato inoltre istituito il Comitato di gestione per la Strategia Nazionale Biodiversità 2030, che ha il compito di istruire le iniziative, gli atti, i provvedimenti e i documenti tecnico scientifici da sottoporre al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, individuata quale sede di decisione politica per quanto attiene all’attuazione e all’aggiornamento della Strategia Nazionale Biodiversità 2030.

Nello schema di Decreto di approvazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030 e di istituzione dei suoi Organi di Governance si legge che il Comitato di gestione è composto da quattro rappresentanti del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, tre rappresentanti del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un rappresentante del Ministero dell’Istruzione e del merito, un rappresentante del Ministero dell’Università e Ricerca, uno del Ministero della Cultura, uno del Ministero della Salute, uno del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, uno del Ministero dell’Economia e Finanze, uno del Ministero delle Imprese e del made in Italy, uno del Ministero per lo Sport e i Giovani, uno del Ministero per gli Affari europei, Politiche di Coesione e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e un rappresentante di ciascuna delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.

Per permettere il confronto con i portatori d’interesse da parte del Comitato di gestione è stato istituito un Tavolo di consultazione presso il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica costituito da un rappresentante di diverse associazioni (Legambiente, WWF Italia e molte altre).
Il decreto stabilisce che il Comitato di gestione può coinvolgere nel tavolo di consultazione ogni altro soggetto pubblico o privato quale portatore d’interesse. Il Comitato di gestione si riunisce almeno una volta l’anno, su iniziativa del Presidente, e svolge le sue funzioni prevalentemente per via telematica.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) svolge le funzioni di Segreteria tecnico/scientifica del Comitato di gestione, mantenendo uno stretto raccordo con la Direzione Generale Patrimonio Naturalistico e Mare del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. La Segreteria garantisce il necessario supporto tecnico scientifico multidisciplinare al Comitato assicurando il coinvolgimento e il confronto di altri Enti di Ricerca, Società Scientifiche e Università.
Lo stesso decreto precisa che il Comitato di gestione definisce il “Programma di attuazione della Strategia Nazionale Biodiversità 2030” e lo sottopone all’approvazione della Conferenza Stato regioni. Tale Programma individua, per le singole azioni della Strategia, il cronoprogramma, i soggetti responsabili ed attuatori e le fonti finanziarie.
Spetterà al Comitato di gestione il compito di rendicontare annualmente, sulla base del Programma di attuazione, i progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi definiti dalla Strategia. Nell’ambito di tale rendicontazione il Comitato di gestione dovrà individuare eventuali problematiche che dovessero nascere nel corso dell’attuazione delle azioni previste e individua le modalità per la loro soluzione.

Il Comitato di gestione dovrà avvalersi del Network Nazionale per la Biodiversità quale strumento tecnologico di supporto all’attuazione, alla diffusione dei risultati ed al monitoraggio della Strategia Nazionale Biodiversità 2030.

Il decreto è pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

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