Roche: torna #afiancodelcoraggio, il Premio che dà voce ai racconti “al maschile” dedicati alle donne con tumore

Uomini che scrivono sul coraggio delle donne. Partner, amici, fratelli, padri o figli che vivono al fianco di donne che affrontano una malattia e sono testimoni diretti e narratori del loro coraggio e della loro forza. Sono le storie di #afiancodelcoraggio, il Premio letterario ideato e promosso da Roche con l’intento di dare sostegno e valore ai caregiver maschili che accompagnano una donna nel percorso di cura.

Giovedì 2 dicembre a Roma, presso il Chiostro del Commendatore, è stata lanciata la 5° edizione del concorso, dedicata, come la precedente, alle donne che convivono con una malattia oncologica e onco-ematologica.

Nel 2022 il Premio si avvale della partnership con Fondazione Anica Academy, l’alta scuola di specializzazione in cinema, audiovisivo e media entertainment. I giovani allievi del corso “Creare Storie”, come parte del loro project work finale, dovranno sviluppare tre soggetti ispirati ai racconti finalisti da sottoporre alla Giuria del Premio #afiancodelcoraggio che decreterà il vincitore da far diventare un cortometraggio/spot. Un contest nel contest che potrà essere seguito sui social e sul sito del Premio.

In occasione dell’evento, alla presenza della Giuria – presieduta da Gianni Letta e composta da Marco Belardi, Saverio Cinieri, Angela Coarelli, Marco Costa, Sergio Del Prete, Elisabetta Iannelli, Giovanni Parapini, Enrico Vanzina ed Emanuela Zocaro – è stato anche presentato in anteprima “Il cane Yago”, lo spot tratto dal racconto vincitore di #afiancodelcoraggio 2019-2020, interpretato da Giulio Corso e Federica De Benedittis, con la regia di Alessandro Guida.

Lo spot andrà in onda sulle reti Mediaset – Iris e La 5 – e nei circuiti cinematografici partner dell’iniziativa (Circuito Cinema, Massimo Ferrero Cinemas e The Space).

In Italia oltre 3.600.000 persone (il 5,7% circa della popolazione) convivono con una diagnosi di tumore. Nel corso del 2020 si sono registrati circa 377.000 nuovi casi, dei quali circa 182.000 hanno riguardato persone di sesso femminile. I progressi nella ricerca e delle terapie hanno aumentato la sopravvivenza media, ormai raggiunta a 5 anni dal 59,4% degli uomini e dal 65% delle donne. Numeri che confermano la rilevanza non solo epidemiologica ma anche sociale dei tumori, accresciuta quando a essere colpita dalla malattia è una donna, spesso architrave e punto di riferimento in ambito familiare e sociale.

Ma qual è l’impatto di questa esperienza dal punto di vista del caregiver maschile? Per raccontarlo la prossima edizione di #afiancodelcoraggio continuerà a dare voce agli uomini che si prendono cura di una donna con tumore, invitati a condividere la loro storia attraverso il sito web www.afiancodelcoraggio.it entro il 28 febbraio 2022.

Dal 1° marzo al 1° aprile 2022 accedendo al sito il pubblico potrà esprimere la propria preferenza attribuendo un like a una storia. I tre racconti che avranno raccolto il maggior numero di like saranno al centro del project work nell’ambito del corso di scrittura per giovani sceneggiatori “Creare Storie” a cura di Fondazione Anica Academy che avrà l’obiettivo di sviluppare 3 soggetti, valutati dalla Giuria per individuare quello destinato a diventare un cortometraggio/spot.

L’evento di lancio, condotto da Tonia Cartolano, Giornalista Skytg24, è stato introdotto da Angelo Tanese, Direttore Generale ASL ROMA 1, e ha visto la partecipazione di Francesco Rutelli, Presidente Anica Academy e Giampaolo Letta, AD di Medusa Film.

Di grande rilievo il sostegno delle Istituzioni al progetto, con gli interventi del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini, che ha consegnato il Premio per l’edizione 2019-20 e dell’Onorevole Beatrice Lorenzin, membro della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione.

“Il Premio #afiancodelcoraggio è un Premio giovane che fin dagli esordi ha avuto l’ambizione di voler cambiare la lente attraverso cui guardare all’esperienza della malattia, raccogliendo il punto di vista inusuale di uomini, papà, compagni, mariti, figli, amici che sono a fianco del coraggio di donne con malattia oncologica – spiega Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche Italia – in un contesto mutato e reso ancora più drammatico dalla pandemia, dare voce a storie di speranza e di sorprendente normalità, a sentimenti profondi e quotidiani come la gioia, la paura, il dolore, la rabbia, diventa una responsabilità sociale verso quella che è la nostra storia collettiva come comunità. Lavorare per un’azienda che, da 125 anni, grazie ai suoi farmaci si impegna per migliorare, e cambiare la vita, il futuro di tante donne e di tanti uomini ci inorgoglisce e ci fa sentire parte integrante di questi racconti di vita”.

“Anno dopo anno il Premio #afiancodelcoraggio si consolida come iniziativa di altissimo valore sociale in quanto concentra l’attenzione sugli uomini che assistono con coraggio una donna durante il difficile percorso di cura, ma anche perché porta alla luce lo scenario spesso invisibile in cui si muove chi affronta una malattia, in questo caso migliaia di pazienti oncologici e le persone a loro vicine – afferma Gianni Letta, Presidente della Giuria – presiedere la giuria di questo Premio, oltre che un onore e un privilegio, è per me uno straordinario punto di osservazione che mi mette in contatto con le risorse di dedizione, coraggio, responsabilità diffuse nel nostro Paese, risorse per lo più nascoste e silenziose, ma determinanti per assicurare a tanti cittadini una vita degna anche nella fragilità della malattia. A questo può contribuire anche l’affetto di un animale da compagnia come il cane Yago, co-protagonista della storia che abbiamo scelto di premiare quest’anno”.

“Siamo molto felici e onorati, come Fondazione Anica Academy, di essere partner dell’iniziativa #afiancodelcoraggio. Un’iniziativa che si impegna di anno in anno a veicolare un messaggio di alto valore sociale e culturale – dichiara Francesco Rutelli, Presidente Anica Academy – Fondazione Anica Academy condivide in pieno i valori legati al perseguimento dello sviluppo della persona umana e del bene comune e vuole portare a questa iniziativa la sua esperienza formativa nelle professioni del cinema e dell’audiovisivo, nella convinzione che attraverso la creatività e le storie si possano sensibilizzare profondamente le persone anche sui temi legati alla malattia”.

“Il cancro non colpisce solo la persona che si ammala e che vive sulla propria pelle la malattia, ma travolge e sconvolge la vita di tutta la famiglia – afferma Elisabetta Iannelli, Avvocato e Segretario Generale F.A.V.O. – in particolare quella di chi assiste la persona malata, il caregiver che può essere il marito, il compagno, ma anche il padre o un figlio o un fratello. La V edizione del progetto #afiancodelcoraggio di Roche afferma ancora una volta la necessità di mettere in luce il prezioso ed insostituibile ruolo ed impegno del caregiver. Sappiamo che lo stravolgimento della vita è associato ad un disagio profondo, anche se di tipo diverso, perché si assiste, a volte impotenti, alla sofferenza della persona cara. L’opera di assistenza al malato di cancro è molto impegnativa, a volte totalizzante. Il caregiver spesso trascura la propria salute, perché tutta la sua attenzione è rivolta alla salute della persona cara malata di cancro; inoltre come emerso da un’indagine dell’Osservatorio F.A.V.O. la vita di chi vive accanto ed assiste un malato oncologico subisce contraccolpi che impattano anche sull’attività lavorativa e sullo status economico. È molto importante che le storie di queste persone la cui umanità è un esempio virtuoso e insostituibile di impegno quotidiano al fianco delle donne colpite da tumore vengano fatte conoscere e valorizzate”.

“AIL sposa appieno il progetto di Roche #afiancodelcoraggio in quanto pienamente in linea con la mission e gli obiettivi della nostra organizzazione – dichiara Emanuela Zocaro, Responsabile Ufficio Stampa AIL nazionale e Portavoce di Presidenza – da oltre 50 anni la nostra associazione è sempre a fianco dei pazienti ematologici e dei loro familiari. Sappiamo bene quanto sia importante per un paziente colpito da un tumore avere accanto una persona cara che l’accompagni nel lungo e faticoso percorso di cura che in molti casi, come accade per alcune forme di tumore del sangue, si cronicizza. La figura maschile che affianca la donna malata assume, in questo caso, un immenso valore e significato, un bene prezioso insostituibile tanto più che nel comune sentire gli uomini sono avvertiti come non in grado di accudire e assistere una paziente con tumore, figure di secondo piano, sempre dietro le quinte nei momenti più difficili. Non è così. #afiancodelcoraggio ci racconta realtà diverse, scritte in prima persona dagli uomini più vicini alla donna sofferente. Mariti, compagni, padri, fratelli o semplicemente amici che soffrono e patiscono il dolore della persona cara malata. Il caregiver maschio fa fronte alle necessità pratiche, ai bisogni clinici e supporta psicologicamente e moralmente la donna malata. L’iniziativa premia a ragione gli uomini coraggiosi, a significare la piena condivisione di questi ultimi alle paure e alla speranza che segna la propria vita e quella della donna con tumore”.

Migliorare la vita delle persone che si trovano a combattere contro malattie che richiedono percorsi di cura difficili è da sempre l’obiettivo di Roche. In oltre cinquant’ anni di ricerca e impegno al fianco dei pazienti oncologici assistiamo ad un’epoca in cui molte forme di tumore sono diventate malattie croniche grazie anche alle terapie innovative che consentono di caratterizzare la malattia e identificare le soluzioni più appropriate per ciascun paziente.

I partner dell’iniziativa sono: AIL Associazione italiana contro le leucemie-linfoma e mieloma; Anica Academy; C+C; Ciaopeople; DottNet; Edra; F.A.V.O. (Federazione italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia); Lotus Production; Massimo Ferrero Cinemas; Mediaset; 20; Focus; Iris; La 5; Medusa; MP-Film; Radiomediaset; The Space Cinema; Vidiemme.
Con il patrocinio di ASL Roma 1 e Rai.

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