
La ricerca rientra nell’ambito del progetto bandiera europeo Grafene, da un miliardo di euro in dieci anni. “Il grafene è un materiale che non finisce mai di sorprenderci – afferma Giulio Cerullo, del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano – Sapevamo che se viene colpito con una luce infrarossa invisibile finisce col produrre un’intensa luce visibile dotata di una frequenza tripla rispetto a quella di partenza. Ciò che abbiamo scoperto con questo nuovo studio è che la luce di colore visibile generata dal grafene può essere accesa o spenta in modo molto semplice, tramite una tensione applicata al materiale. Si tratta di una proprietà unica del grafene”.
“Questo importante risultato – sottolinea Andrea Ferrari dell’Università di Cambridge – potrebbe portare a nuovi dispositivi per le comunicazioni ottiche che lavorano su un amplissimo intervallo di frequenze, consentendo l’elaborazione e la trasmissione di una grandissima quantità di informazione”. Numerose anche le applicazioni pratiche nelle tecnologie laser e nella lavorazione dei materiali. Potrebbe anche essere possibile la produzione di luce di nuovi colori da usare in spettroscopia, per consentire ai ricercatori di acquisire una nuova comprensione della materia.
