Psoriasi: perché è meglio evitare i tatuaggi

tatuaggiTatuaggi e psoriasi non vanno d’accordo. Il 25% dei pazienti con questa malattia infatti, potrebbero vedersi peggiorare la propria condizione dopo essersi fatti tatuare. Inoltre, stando all’allarme lanciato dagli esperti riunitisi a Napoli per la seconda edizione della Scuola della Psoriasi organizzata dal Dipartimento di Dermatologia dell’Università “Federico II” di Napoli, il tatuaggio può rappresentare anche il fattore scatenante della malattia.

A distanza di alcune settimane è infatti possibile che compaiano i segni classici della psoriasi, come arrossamento e desquamazione della pelle nell’area disegnata: secondo gli esperti i casi di persone sane che hanno sviluppato la malattia a seguito del tatuaggio sono in continuo aumento. “L’introduzione di pigmenti nella cute per creare disegni più o meno elaborati – spiega Cataldo Patruno, docente scuola specializzazione di Dermatologia dell’Università Federico II di Napoli – è un atto complesso, che disturba l’equilibrio della pelle e soprattutto può indurre una reazione infiammatoria locale tutt’altro che lieve. Questa reazione può essere il primo passo verso lo sviluppo della psoriasi in persone che non hanno mai avuto sintomi in precedenza”.

C’è ancora più certezza sul fatto che il tatuaggio possa peggiorare una psoriasi esistente in chi ha già avuto la diagnosi, come sottolinea Nicola Balato, professore di Dermatologia, sempre all’Università Federico II di Napoli, oltre che responsabile dell’ambulatorio della psoriasi. “Il 25% dei pazienti con psoriasi – spiega – ha la cosiddetta risposta isomorfica, o fenomeno di Kebner. In sostanza, quando la pelle viene traumatizzata in qualsiasi modo, nell’area del trauma si sviluppa una reazione infiammatoria che ‘richiama’ la psoriasi nell’area, con la comparsa di una nuova lesione. Il fenomeno, più probabile se la psoriasi è in una fase instabile, può avvenire, per esempio, a seguito di ferite chirurgiche o ustioni, ma pure dopo l’esposizione ad agenti irritanti o perfino a seguito della puntura di insetti. Purtroppo si sta verificando sempre più spesso anche in soggetti psoriasici che decidono di tatuarsi”.

I pazienti con psoriasi dovrebbero perciò essere adeguatamente informati sui rischi del tatuaggio. “Si tratta di una pratica molto sconsigliata – conclude Balato – perché troppo spesso può portare la malattia a manifestarsi anche in aree del corpo dove non si era mai presentata prima, peggiorando la situazione complessiva del paziente”.

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