Premiati i vincitori della XII Edizione dei Bandi Gilead. Ricerca e Associazioni al centro della scena

Tai chi, onco-estetica e lanaterapia in supporto alle donne con tumore al seno, test HIV a domicilio, screening per le malattie infettive nei pronto soccorso per allargare la diagnosi ad ampie fasce della popolazione. E ancora: progetti per la ricerca di nuove modalità di diagnosi e cura del tumore al seno, analisi del DNA per migliorare gli approcci terapeutici ai tumori del sangue, creazione di un network per la presa in carico delle persone sieropositive colpite da tumore.

Sono solo alcuni dei 62 progetti vincitori della 12a edizione dei Bandi Gilead – Fellowship Program e Community Award Program – premiati giovedì 12 ottobre a Milano con un finanziamento complessivo di 1.6 milioni di euro.

Due iniziative che Gilead riserva al comparto della ricerca italiana (Fellowship) e delle Associazioni di pazienti e organizzazioni del terzo settore (Community), con l’obiettivo di sostenere le attività di due attori chiave per la tutela e la promozione della salute del Paese, individuale e collettiva, nell’ambito in particolare delle malattie croniche.

I due Bandi, attraverso commissioni di esperti indipendenti, selezionano e finanziano le migliori progettualità che dimostrino di raggiungere due obiettivi: da un lato migliorare la qualità di vita, l’assistenza terapeutica e gli esiti della malattia di pazienti con patologie infettive, oncologiche e oncoematologiche; dall’altro contribuire a obiettivi di salute pubblica nelle stesse aree.

Ricerca, Associazioni e ruolo del privato. Cosa pensano gli italiani
Come nelle precedenti edizioni, i progetti vincitori si sono distinti per innovatività e originalità. A presentarli ricercatrici, ricercatori e Associazioni di 31 città distribuite in tutto il Paese. Un esempio dell’eccellenza della ricerca italiana e della rete di solidarietà e collaborazione espressa dalle Associazioni di pazienti attive sul territorio.

Gli italiani ritengono fondamentale che il privato sostenga economicamente queste iniziative a fronte di risorse pubbliche scarse e non sufficienti a rispondere ai bisogni di “fare” eccellenza e rete.

Un sostegno che – per il 70% dei nostri concittadini – deve arrivare tanto dall’industria quanto dai cittadini attraverso donazioni, iniziative ad hoc e 5×1000. Tutto questo emerge chiaramente dall’indagine “Ricerca, Associazioni di pazienti e salute: viaggio nelle opinioni degli italiani”, realizzata da AstraRicerche in collaborazione con Gilead Sciences e presentata in occasione dell’evento di premiazione dei Bandi.

Un’opinione che si associa al ruolo cruciale che gli italiani riconoscono a ricerca e Associazioni per la salute individuale e collettiva. Il 70% degli italiani ritiene utile la ricerca ed è ben consapevole delle sue positive ricadute su qualità di vita, salute e benessere. Altrettanto rilevante il ruolo riconosciuto alle Associazioni di pazienti: l’80% le considera fondamentali nel sostegno a pazienti e caregiver. In una percentuale poco inferiore (71% circa) le ritengono un attore fondamentale per conoscere i bisogni dei pazienti da parte di chi si occupa di ricerca.
E anche pensando al prossimo futuro, confermano la fiducia nella comunità scientifica, sostenendo che nei prossimi 10-20 anni, la salute dei cittadini avrà sempre più possibilità di migliorare proprio grazie alla ricerca italiana, considerata eccellente o molto buona se comparata a livello internazionale.

“Anche quest’anno abbiamo confermato il nostro sostegno alla ricerca e alle comunità di pazienti italiane – spiega Frederico da Silva, Vice President e General Manager di Gilead Sciences Italia – Da oltre 35 anni contribuiamo a migliorare salute e qualità di vita delle persone colpite da patologie croniche. Sappiamo che non basta. Serve uno sforzo collettivo che veda l’industria collaborare con gli altri due attori chiave del Sistema salute, Enti di ricerca e Associazioni. Con un obiettivo comune: migliorare la salute delle persone e della collettività. Per un mondo più sano, per tutti. È questo lo spirito dei Bandi, quello con cui sono nati 12 anni fa e per il quale continuano a esistere. Uno spirito che ci fa sentire vicini alle comunità in cui operiamo”.

Dal 2011, anno della prima edizione dei Bandi, sono stati premiati oltre 600 progetti, tra gli oltre 1550 presentati. Per la loro realizzazione sono stati erogati complessivamente oltre 15.9 milioni di euro che comprendono anche i fondi stanziati ai progetti vincitori in questa edizione.

Anche nell’edizione 2023  sono stati assegnati premi speciali – per una cifra complessiva di 40.000 euro – ai progetti che si sono distinti per l’attenzione alle criticità etiche (ad esempio il coinvolgimento di pazienti minorenni o l’equa rappresentanza di genere tra il personale dedicato alla ricerca), per il coinvolgimento del paziente nel disegno e nella realizzazione del progetto, per l’uso dei social media e per progetti che rappresentano la prosecuzione di iniziative già realizzate alle scorse edizioni e che hanno dimostrato di avere un impatto positivo.

 

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