I vegetali geneticamente modificati con un incremento nel contenuto in vitamine o minerali presentano un grande potenziale per il miglioramento della salute pubblica, ma la loro disponibilità per il consumatore è ancora limitata, in conseguenza dell’opinione pubblica negativa. Una ricerca di recente pubblicazione ha dimostrato che questo genere di frutta e verdura OGM è connesso ad un elevato potenziale di mercato. Negli ultimi anni sono stati creati molti vegetali OGM di questo genere sviluppando al loro interno geni provenienti da altri organismi: fra gli esempi degni di nota si annovera il riso arricchito con pro-vitamina A, altrimenti noto come “riso d’oro”, ma 15 anni dopo la sua creazione, gli sviluppatori di questa coltura transgenica biofortificata hanno poco da festeggiare. Finora, nessun OGM del genere è stato approvato per la coltivazione, a differenza di quelli con tratti agronomici. Nonostante ciò, sono stati creati sei nuovi OGM vegetali biofortificati con una o più vitamine o minerali. La ricerca ha dimostrato che i consumatori pagherebbero volentieri di più per OGM con benefici per la salute, anche con rialzi di prezzo del 20-70%. Ciò non accade invece con gli OGM legati a benefici per il coltivatore, che sono accettati soltanto se legati a sconti sul prezzo di mercato. Questi dati risultano preziosi soprattutto in regioni come la Cina ed il Brasile, in cui un’ampia porzione della popolazione presenta deficit nutrizionali. Diversi studi hanno dimostrato che questi OGM hanno un impatto positivo sulla salute umana, ed ovviamente la fortificazione di molteplici micronutrienti nello stesso prodotto porta ai risultati migliori: questo metodo genera l’aggregazione di benefici per la salute ad un costo relativamente basso. Benchè gli OGM di questo tipo non siano una panacea per l’eliminazione della malnutrizione, essi offrono un’alternativa complementare e conveniente quando altre strategie sono meno efficaci o praticabili. (Nat Biotechnol 2015; 33: 25)
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