
I dettagli dello studio
La maggior parte dei ragazzi non era transitata verso la pubertà al basale, ma alla fine dello studio, due terzi di loro avevano sperimentato questa transizione. Al tempo 0 dello studio, tutti i partecipanti avevano almeno un genitore obeso e il 23% di loro era obeso, mentre il 19% era in sovrappeso. I bambini che mostravano una maggiore circonferenza dei fianchi o incrementi maggiori delle dimensioni dell’anca, durante lo studio, hanno mostrato una maggiore propensione alla insensibilità all’insulina, rispetto ai bambini con fianchi di dimensioni più ridotte. L’attività fisica appariva come la spiegazione principale per le differenze dell’adiposità riscontrate; l’aggiunta di ogni 10 minuti al giorno di attività fisica, da moderata a intensa, è stata associata con una misura inferiore del 3,5% del grasso corporeo, al termine dello studio, anche dopo aggiustamento per i livelli di fitness e per la durata del tempo trascorso davanti alla televisione. Questa quantità di esercizio è stato anche collegata a un aumento del 4,8% della sensibilità all’insulina. Allo stesso tempo, ogni aumento di un’ora del tempo trascorso davanti alla televisione, all’inizio dello studio, era predittivo di un aumento del 2,9% del grasso corporeo. Inoltre la stessa quantità di tempo (1 ora) davanti alla televisione è stata anche associata ad una riduzione del 4,5% della sensibilità all’insulina. Una lacuna dello studio è che 66 bambini (circa il10%) hanno abbandonato lo studio prima della fine. I bambini che hanno abbandonato lo studio tendevano ad essere più resistenti all’insulina e a un aumento dell’adiposità, rispetto a coloro che invece hanno portato a termine lo studio.
Rischio di sviluppare patologie cardiovascolari da grandi
“Questi risultati sono importanti in ogni caso, dato che i profili metabolici riportati durante l’infanzia possono influire in seguito sul rischio di diabete, ipertensione, obesità, apnea del sonno, infarto e ictus” ha commentato Kim Eagle, ricercatore presso l’University of Michigan Frankel Cardiovascular Center di Ann Arbor. “Le decisioni quotidiane sull’attività fisica, sul tempo di sedentarietà trascorso davanti alla televisione, sui consumi alimentari e sull’entità complessiva del bilancio energetico possono influire profondamente e il futuro stato di salute dei nostri figli sarà simile”, ha aggiunto Eagle.
Fonte: JAMA Pediatrics 2016
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
