La salute si impara da piccoli

(Reuters Health) – Implementare i programmi scolastici per bambini con l’insegnamento di stili di vita sani dal punto di vista cardiovascolare produce effetti benefici duraturi.
L’indicazione emerge da una revisione dei risultati decennali del Programma SI! (Salud Integral-Comprehensive Health), che ha incluso oltre 3.800 bambini dai 3 ai 5 anni di 50 scuole in Colombia, Spagna e USA.
Il programma ha fatto registrare risultati positivi già dopo un quadrimestre.

I bambini di età compresa tra 3 e 6 anni “colgono e archiviano le informazioni che ricevono molto facilmente perché vi sono pochissimi centri nel cervello pronti a captare semplici messaggi”, osserva Valentin Fuster, direttore del Mount Sinai Heart ed ex presidente della Children American Heart Association. “Più avanti nella vita, si sviluppano molti centri con le complessità associate, meno competenti a cogliere e dare priorità a ciò che è semplice per un bambino. Cercare di rendere la salute una priorità in questi bambini potrebbe essere il miglior investimento per la loro salute da adulti”.

L’approccio multidisciplinare è stato sviluppato con l’aiuto di psicologi, scienziati, insegnanti ed altre figure professionali. “Si tratta di un programma multidimensionale che copre quattro aree: come funziona il corpo, cosa è una dieta appropriata, l’importanza dell’attività fisica e come controllare le emozioni”, aggiunge Fuster “Il programma è multilivello, cioè coinvolge genitori, insegnanti e bambini. Per portare avanti un progetto come questo serve il supporto della comunità.”

Come riportato dal Journal of the American College of Cardiology, il programma è stato testato in studi con randomizzazione cluster in tre Paesi con contesti socioeconomici diversi. I ricercatori hanno randomizzato le scuole partecipanti a ricevere il programma SI! per quattro mesi o a fare parte del gruppo di controllo. I bambini hanno riempito questionari al basale e alla fine dell’intervento.

Poiché i bambini in età prescolare non sanno ancora leggere bene, i ricercatori hanno progettato questionari che includevano semplici immagini a supporto sia delle domande che delle risposte. Sono stati eseguiti adattamenti al contesto socioculturale usando nomi e immagini di alimenti locali, foto di aree giochi locali e immagini che riflettevano la diversità etnica del luogo di appartenenza.

I ricercatori hanno rilevato che i bambin presentavano un incremento significativamente maggiore dei punteggi KAH (conoscenze, abitudini e stile di vita corretti) rispetto al gruppo di controllo. “Il programma ha influito non solo sui bambini, ma anche sui genitori”, conclude Fuster. Tuttavia, ha ricordato che “sarà importante validare i risultati in altri contesti”.

Fonte: Journal of the American College of Cardiology
Linda Carroll
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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