Le arterie svelano la salute futura del nostro cervello, il rischio di soffrire di declino cognitivo negli anni a venire. Infatti uno studio pubblicato sulla rivista Hypertension dimostra che l’elasticità delle arterie (ovvero la flessibilità delle loro pareti che è importante per ‘pompare’ il sangue) stimabile con un’ecografia dei vasi è un’ottima ‘unita’ di misura’ del rischio di declino mentale di individui sani, insospettabili. Lo studio è stato svolto presso la Emory University di Atlanta.Si tratta di una ricerca importante, commenta Giuseppe Paolisso, Rettore della Seconda Università di Napoli, proprio per la semplicità con cui si può misurare questo parametro vascolare, ovvero attraverso l’ecografia dei tronchi aortici, un esame che si fa di routine. E’ noto che l’arteriosclerosi impatta sulla salute del cervello deteriorandone le funzioni cognitive. Ma la novità del lavoro è che anche un individuo sano, in assenza di questa malattia, può essere a maggior rischio di declino cognitivo se i suoi vasi sanguigni sono poco elastici. Gli autori del lavoro, su cui Paolisso ha pubblicato un editoriale sulla stessa rivista, hanno scelto un campione di 591 individui sani di età media 49 anni e valutato nel tempo se l’elasticità della parete dei vasi arteriosi potesse essere predittiva di un rischio di declino cognitivo. I ricercatori hanno monitorato annualmente sia l’elasticità dei vasi con l’ecografia, sia le performance cognitive del campione ed hanno riscontrato che all’aumentare della rigidità dei vasi aumenta il rischio di un repentino declino cognitivo in individui di per se’ insospettabili perché sani. L’importanza dello studio, conclude Paolisso, sta proprio nel fatto che la misura dell’elasticità dei vasi è molto semplice da fare e si esegue attraverso un esame di facile esecuzione e di routine.
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