La rapida ascesa del linguaggio umano

Linguaggi umani

Fra 50.000 e 100.000 anni fa gli esseri umani hanno iniziato a parlarsi l’uno con l’altro in una forma singolarmente complessa. È semplice immaginare uomini delle caverne che grugniscono o cacciatori e raccoglitori che farfugliano ed indicano, ma un linguista del MIT ha suggerito che il linguaggio umano si potrebbe essere sviluppato piuttosto rapidamente in un sistema sofisticato. Al posto di grugniti e mugolii, i nostri antenati hanno manifestato sintassi e strutture che ricordano quelle che utilizziamo oggi. La complessità che si osserva nel linguaggio moderno, è stata probabilmente presente nel linguaggio umano sin dalla sua comparsa.

Non si tratta comunque di una posizione universalmente accettata. Molti studiosi pensano che gli esseri umani abbiano iniziato utilizzando una sorta di “proto-linguaggio”, un tipo di comunicazione rudimentale e primitiva che ha sviluppato gradualmente parole e sintassi. Secondo questa teoria, gli esseri umano hanno combinato uno strato di linguaggio “espressivo”, come quello del canto degli uccelli, con uno strato “lessicale”, come quello delle scimmie: qualunque delle due fasi abbia preceduto l’altra, esse si sono poi fuse rapidamente e con successo. Si tratta di una teoria nota come “ipotesi dell’integrazione”, che si va ad intrecciare con altre teorie esposte da scienziati del MIT, come quella che sostiene che i linguaggi umani siano universalmente connessi e derivino dalla nostra capacità di usare la sintassi. Brividi insomma per i linguisti vecchio stampo. (Frontiers in Psychology, 2015; 6)

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