La Cina arriva sul lato oscuro della Luna

Il rover della missione cinese Chang’e 4 è atterrato oggi sul lato oscuro della Luna, quello che non vediamo mai.  Lanciata il 7 dicembre 2018 dall’agenzia spaziale cinese (Cnsa) ed entrata nell’orbita lunare il 12 dicembre, la missione prevedeva 27 giorni di viaggio, al termine dei quali era previsto l’atterraggio su suolo lunare avvenuto con successo, nei pressi del bacino Polo Sud-Aitken. Nei prossimi giorni il lander uscirà dal rover per cominciare i suoi viaggi esplorativi sul satellite.

L’avvicinamento della sonda è cominciato il 30 dicembre, quando il veicolo è sceso su un’orbita più bassa di 15 chilometri. Il principale obiettivo scientifico della missione Chang’e-4 è esplorare la faccia nascosta della Luna nel campo d’azione del rover, studiandone la topografia e la composizione mineralogica. Poiché il rover si trova sull’altra faccia della Luna non può esistere un contatto diretto con la Terra: per questo è previsto l’uso del satellite, chiamato Queqiao, lanciato nel maggio 2018.

A bordo della missione c’è tanta tecnologia europea, con strumenti realizzati da Germania, Svezia e Paesi Bassi. Secondo una notizia diffusa in primavera dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, Chang’E-4 porta sulla Luna anche una mini ‘biosfera’ con semi di patata e Arabidopsis, una pianta da fiore e uova del baco da seta, per testarne la coltivazione con un esperimento progettato da 28 università cinesi.

Il primo rover cinese si era posato sulla Luna il 6 dicembre 2016 con la missione cinese Chang’E-3; era stato anche il primo veicolo spaziale a posarsi sulla Luna dopo 40 anni, dopo la missione sovietica Luna 24, del 1976. Ora, nella nuova corsa alla Luna, la Cina si prepara a precedere sia Stati Uniti che Russia.

 

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