HIV: quattro ricerche “fotografano” lo stigma in Italia

Oggi l’infezione da HIV può essere tenuta efficacemente sotto controllo grazie alle più moderne terapie, che consentono un buon controllo dei parametri viro-immunologici di chi ha contratto il virus. Tuttavia, a fronte dei progressi scientifici per rendere i trattamenti sempre più “friendly”, cioè meno pesanti e invasivi per la persona, permangono lo stigma e la scarsa conoscenza sociale dell’infezione.

In particolare, lo stigma e l’auto-stigma sono conseguenze dirette di pregiudizi e discriminazione che incidono pesantemente sullo stato di salute delle persone con HIV.

Proprio su questi aspetti si sono concentrate quattro diverse ricerche, svolte in Italia e sostenute dal contributo non condizionante di ViiV Healthcare. I risultati di questi lavori saranno presentati al Congresso ICAR in programma a Bergamo dal 14 al 16 giugno 2022.

“Le conseguenze sociali e sulla salute delle persone con HIV causate dallo stigma sono ancora oggi troppo presenti, anche nel nostro Paese. Dare sostegno a progetti come questi che vogliono coglierne le numerose quanto subdole sfaccettature, è per ViiV motivo di orgoglio – dice Cristina Zocchetti, direttore medico di ViiV Healthcare Italia – Vogliamo essere a fianco di chi è in prima linea e fare la nostra parte per diffondere maggiore consapevolezza sulla sofferenza e solitudine che questi atteggiamenti stigmatizzanti possono produrre nelle persone con HIV”.

“ViiV Healthcare è direttamente impegnata a sconfiggere lo stigma non solo in Italia ma anche in ambito internazionale attraverso numerosi progetti – aggiunge Maurizio Amato, General Manager di ViiV Italia e Olanda.- Nel nostro Paese abbiamo fatto una scelta chiara che mira a dar voce a chi lo stigma lo vive ogni giorno. Per questo sosteniamo progetti con partner consolidati e istituzionalmente riconosciuti. Ci auguriamo che il dibattito possa portare al tema l’attenzione che merita nelle sedi adeguate. Sono tuttavia convinto che ognuno di noi, ogni giorno, con piccoli gesti di attenzione può contribuire fattivamente alla lotta a pregiudizi, stereotipi e stigma sociale ancor legati all’HIV”.
Le quattro ricerche che verranno presentate a ICAR 2022 sono state possibili grazie all’ attività svolta da associazioni di pazienti, comunità colpite, istituti accademici e di ricerca.

Ecco i titoli e gli argomenti:

Determinants of non disclosure of HIV status of PLWHIV to other than health care workers
Lo studio esamina i dati una recente indagine italiana su oltre 500 persone con HIV evidenziando quali sono le caratteristiche che si associano alla “non rivelazione” della HIV-positività al di fuori del contesto sanitario.
Primo autore: Antonella Cingolani, Università Cattolica S. Cuore, Fondazione Policlinico “A. Gemelli”, Roma.

Tackling the misunderstanding and stigma of HIV: a survey on 1007 Italian citizens
Una recente indagine italiana su circa 1000 persone getta nuova luce sulla sierofobia e sulla percezione del rischio di contrarre l’HIV.
Primo autore: Daniele Calzavara, cordinatore dell’associazione Milano Check Point.

The rise and fall of the news media interest for HIV/AIDS impact on people’s life: an observational study of the Italian press
Una ricerca da parte della Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e l’associazione Plus Roma fornisce una fotografia evolutiva sulla stampa italiana sul tema HIV/AIDS.
Primo autore: Giulio Maria Corbelli, vice-presidente dell’associazione Plus Roma.

Community-Based Centers (CBCs): sexual health needs and prevention knowledge among MSM in Lazio/Predictors of mental and sexual health after COVID-19 Pandemic in a group of MSM living with HIV
Una recente indagine nella regione Lazio su circa 500 MSM (uomini che fanno sesso con uomini) in parte persone con HIV, sui bisogni di salute e le conoscenze sugli strumenti di prevenzione.
Primo autore: Giulio Maria Corbelli, vice-presidente dell’associazione Plus Roma.

 

 

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