Secondo uno studio pubblicato su The Lancet nel 2022, l’inibitore dell’FXIa asundexian (20 mg e 50 mg una volta al giorno) determinerebbe tassi di sanguinamento inferiori rispetto a apixaban, con un’inibizione quasi completa dell’FXIa in vivo, nei pazienti con fibrillazione atriale.
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