Emicrania: curarla con l’elettrostimolazione

Utilizzare un elettrostimolatore per curare l’emicrania. E’ quanto suggerisce una sperimentazione clinica condotta alla Fondazione Mondino di Pavia dall’équipe diretta da Cristina Tassorelli, direttore del Centro per la Ricerca sulle Cefalee, l’Headache Science Centre. Ad aumentarne le speranze è l’approvazione della Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia americana che si occupa della regolamentazione di prodotti alimentari e farmaceutici, di un nuovo elettrostimolatore, chiamato gammaCore, prodotto dalla statunitense electroCore.

Vantaggi per il paziente

Il dispositivo può essere facilmente utilizzato direttamente dal paziente che, appoggiandolo sul collo, andrà a stimolare elettricamente il nervo vago, riducendo il dolore da emicrania. Una nuova versione dello stimolatore, maneggevole e facilmente ricaricabile, sarà rilasciata contemporaneamente in Europa e negli Stati Uniti nel corso del 2018.

La sperimentazione italiana
I risultati dello studio clinico multicentrico “PRESTO” (The Prospective Study of nVNS for the acute treatment of Migraine), presentati durante il congresso della International Headache Society a Vancouver, hanno dimostrato l’efficacia del nuovo trattamento, testato su 243 pazienti presso l’Headache Science Center di Pavia. Lo studio, interamente ‘made in Italy’, ha visto la partecipazione di 10 Centri Cefalee, tra cui quello di Pavia diretto da Grazia Sances, che hanno testato nell’arco di 18 mesi l’efficacia dello stimolatore su soggetti con emicrania.

La patologia
“L’emicrania è la terza malattia più diffusa al mondo e una delle dieci patologie considerate più disabilitanti – commenta Tassorelli – Avere a disposizione un apparecchio maneggevole e pratico, che si può utilizzare in autonomia e sicurezza, è un’opzione terapeutica che può portare beneficio a milioni di pazienti”.

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