
“I counselor volontari possono fare un ottimo lavoro nel servire le popolazioni svantaggiate, come appunto gli anziani costretti in casa”, sottolinea l’autrice principale dello studio, Namkee Choi.
Lo studio
I ricercatori hanno reclutato 277 pazienti con un’età media di 67,5 anni. La maggior parte dei partecipanti (193, 69,7%) era di sesso femminile.
Dei 277 partecipanti, 90 sono stati assegnati a caso a ricevere una terapia di attivazione comportamentale in video conferenza (tele-BA), 93 sono stati randomizzati al “problem solving” in video conferenza (tele-PST) e 94 sono stati assegnati a un gruppo di controllo dell’attenzione (AC), che ha ricevuto telefonate di supporto. I partecipanti nei bracci attivi dello studio hanno ricevuto un’ora di seduta in telemedicina a settimana per cinque settimane, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto una telefonata di 30-45 minuti a settimana per cinque settimane.
I counselor volontari hanno ricevuto 50 ore di training prima dell’inizio dello studio. Il training è consistito in una formazione sulle basi della depressione geriatrica, sulle capacità di intervista, su come offrire la terapia di attivazione comportamentale e su come affrontare potenziali rischi di suicidio.
L’outcome principale per i due gruppi attivi era una riduzione pari o superiore al 50% dei punteggi Hamilton Depression Rating Scores.Tutti i partecipanti erano depressi da almeno due anni e alcuni presentavano depressione persistente da 20 anni.
Al follow-up di 12 anni, i partecipanti al problem solving in video-conferenza presentavano il tasso di risposta più elevato, 51,8%, seguiti da quelli assegnati terapia di attivazione comportamentale al 32,1%, e dal 12% del gruppo di controllo che aveva ricevuto le telefonate.
“Questo studio arriva al momento giusto”, commenta Susan Lehmann, professoressa associata e direttrice del reparto di psichiatria geriatrica e neuropsichiatria presso la Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, “perché siamo nel bel mezzo della pandemia e la maggior parte delle cure di salute mentale non ospedaliere vengono fornite attraverso la telemedicina”.
Fonte: JAMA Network Open
Linda Carroll
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
