
“Abbiamo scoperto – spiega Dalli – che nel sangue vi è una regolazione diurna della quantità di un gruppo di molecole chiamate resolvine prodotte a partire dai grassi omega-3 (quelli presenti in pesce come il salmone). La concentrazione plasmatica di queste molecole cresce la mattina presto e previene l’attivazione del sistema immunitario e delle piastrine in circolo, riducendo il rischio di infarto e malattie cardiovascolari. Abbiamo anche scoperto che queste molecole sono carenti nel sangue di pazienti con problemi cardiovascolari, cosa che potrebbe spiegare l’aumentata attivazione piastrinica e immunitaria tipica del sangue di questi individui”.
In un passaggio successivo Dalli ha visto che iniettando resolvine nel sangue di pazienti con problemi cardiovascolari, il loro livello di attivazione piastrinica e immunitaria si riduce. Facendo lo stesso in topolini, inoltre, si è vista la riduzione della loro malattia vascolare. “Le resolvine potrebbero rappresentare un altro modo di ridurre il rischio cardiovascolare, il prossimo passo sarà determinare il loro reale potenziale sia nel prevenire le malattie vascolari, sia nel trattare tali malattie con l’obiettivo ultimo di sviluppare nuove medicine basate su queste resolvine”, conclude.
