La craniectomia decompressiva senza chiusura durale è più breve e non è associata a conseguenze chirurgiche significative rispetto alla stessa procedura con chiusura durale. Lo ha evidenziato uno studio pubblicato nel 2023 su Journal of clinical neuroscience
Post correlati
-
Studio VOLITION: l’89% dei pazienti naive con HIV sceglie il regime Long Acting cabotegravir + rilpivirina
ViiV Healthcare – azienda globale specializzata nell’HIV, controllata da GSK, con partecipazioni... -
Ipertensione resistente ai trattamenti: dati positivi per baxdrostat dallo studio BaxHTN
Nel mondo 1,3 miliardi di persone convivono con l’ipertensione, una patologia che,... -
Malattie cardiovascolari: un Policy Act per rafforzare aderenza terapeutica e prevenzione
Solo nel 2021 le malattie del sistema circolatorio hanno causato oltre 217...